Milano 10 Marzo – È morto Piero Ostellino. L’ex direttore del Corriere della Sera aveva 82 anni. Guidò il quotidiano di via Solferino dal 1984 al 1987. La notizia della morte compare sul sito del Corriere: “Convinto liberale e garantista, aveva fondato il Centro Einaudi di Torino ed era stato corrispondente da Mosca e da Pechino. Contrastò sempre lo statalismo dirigista“.
Nel 2015 dopo quasi 50 anni, Ostellino aveva lasciato il Corsera per Il Giornale. “Volevo informarvi della decisione di Piero Ostellino di lasciare il Corriere dopo aver ricevuto dall’azienda la comunicazione del taglio della sua collaborazione, come avvenuto per tutti gli altri editorialisti – aveva scritto nella comunicazione inviata l’allora direttore Ferruccio de Bortoli al cdr -. Ho fatto il possibile per trattenerlo e per favorire un’intesa economica con l’azienda. La considero una sconfitta personale. Faccio i miei migliori auguri a Piero, con il quale ho parlato in mattinata, amico e maestro, che ringrazio per i tanti anni di leale e preziosa collaborazione”.
E’ stato autore di libri e saggi a partire dal 1972 con “Il diplomatico” per Vallecchi; poi Vivere in Russia, Milano, Rizzoli, 1977; Vivere in Cina, Milano, Rizzoli, 1981; In che cosa credono i russi?, Milano, Longanesi, 1982; Mao Tse-tung, Milano, Fabbri, 1983; I nuovi militari. Una radiografia delle Forze armate italiane, con Luigi Caligaris, Milano, Mondadori, 1983, Cose viste e pensate, Milano, Rizzoli, e Gorbaciov e i suoi fratelli, Bologna, Il Mulino, 1991. Quindi “Il dubbio. Politica e società in Italia nelle riflessioni di un liberale scomodo”, Milano, Rizzoli, 2003 e infine Lo stato canaglia. Come la cattiva politica continua a soffocare l’Italia, Milano, Rizzoli, 2009. (Blitz)
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