Ma la priorità di Sala al momento è accogliere gli immigrati
Milano 16 Marzo – Slitta nuovamente la fine dei lavori per la realizzazione della M4: a confermarlo è stato lo stesso Beppe Sala mercoledì mattina, quando intorno alle 12.30 ha fatto il suo ingresso nel cantiere di piazza Tricolore per assistere all’arrivo della talpa “Stefania”.
Se il termine ultimo era stato fissato ad aprile 2022, pare occorrerà attendere almeno altri 8 mesi: «Si può ipotizzare un’apertura totale della linea entro la fine del 2022, siamo a circa un terzo del lavoro» ha spiegato il sindaco, casco in testa e giubbotto catarifrangente addosso, «non posso che chiedere di confermare questo impegno. Con il completamento di questa linea saremo nelle prime sei città in Europa in termini di sistema metropolitano».
Sperando che almeno stavolta i tempi siano rispettati. Basti pensare che la tratta Linate-Forlanini avrebbe dovuto essere inaugurata già ai tempi di Expo, nel 2015, mentre il taglio del nastro non avverrà prima della primavera del 2021: 7 anni dopo.
Tant’è che lo stesso primo cittadino ha chiesto «a tutti di confermare l’impegno a farmi inaugurare con la fascia tricolore questa tratta; so che non è facile ma avendo visto il cronoprogramma dico che possiamo farcela».
Tra gli obiettivi da raggiungere entro fine mandato Sala annovera anche il prolungamento della M5 a Monza e della MI fino a Baggio, tanto da averne parlato anche durante l’incontro con il nuovo governatore lombardo, Attilio Fontana: «Ho sottolineato che servirà la collaborazione della Regione» sui due prolungamenti, giudicati importanti nell’ottica della Città Metropolitana, «vorrei che questi 5 anni rimanessero nella storia per l’inaugurazione del tratto Linate-Forlanini e per il via ai lavori a Monza».
Mercoledì ad assistere all’ingresso in piazza Tricolore di “Stefania” (la seconda talpa sfonderà il diaframma della galleria tra pochi giorni) erano presenti anche il presidente di M4 Spa, Fabio Terragni, e l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, che ha illustrato il cronoprogramma dei lavori.
Il prossimo step riguarderà la zona ovest, dove a luglio due talpe (sono già in corso i lavori di montaggio presso il manufatto Ronchetto) partiranno da San Cristoforo e in poco più di un anno approderanno nei pressi della stazione Solari (estate-autunno 2019). In quest’area il ritardo accumulato è di circa 9 mesi: a novembre 2016 Francesco Venza, direttore dei lavori di Mm, ne annunciava la partenza entro settembre-ottobre 2017, in due momenti distinti.
Per quel che riguarda la tratta centrale, nella seconda metà de12019le Tbm dal diametro maggiore (9.15 metri) partiranno da piazza Tricolore per arrivare a Solari a cavallo tra il 2020 e il 2021. Per ora è stato scavato il 38% della linea e, entro il 2020, l’intero tunnel dovrebbe essere completato.
In generale, per la linea blu vengono utilizzate 6 Tbm: due (diametro 6,36 metri) per le gallerie della frana est, due (diametro 6,36 metri) per quelle della tratta ovest e due (diametro 9,15 metri) per la tratta centrale.
Critico Fabrizio De Pasquale (Fi), secondo cui «Sala e Granelli continuano a mostrare ai giornalisti la magnificenza dei cantieri come in un documentario dell’Istituto Luce, ma si rifiutano di fornire il cronoprogramma. Non si capisce» prosegue, «perché continuino a tenere prigionieri i residenti del centro, se le talpe partiranno tra un anno. Infine, due anni fa era stata annunciata la pubblicazione di uno studio sulle polveri dei cantieri, ma anche in questo caso non se n’è vista traccia».
Andrea E. Cappelli (Libero)
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