Le uscite di sicurezza spalancate portano direttamente in banchina Boom di portoghesi che aggirano i tornelli e salgono sui convogli
Milano 17 Marzo – Chi scende dal pullman non ci pensa nemmeno a prendere la rampa di scale in ferro per raggiungere i tomelli. Punta direttamente l’uscita antipanico che dà sul piazzale del parcheggio e si infila in stazione pronto a salire sulla prima metropolitana. Stazione M2 di Assago Forum, capolinea della verde. Qui, ogni giorno, sono decine i passeggeri che entrano ed escono da quella porta sempre spalancata.
Non tutti sono furóetti che si rifiutano di pagare il biglietto. Perché bisogna ammettere che molti, ad Assago, uscendo da quel passaggio – che a regola dovrebbe stare chiuso – risparmiano un paio di minuti per raggiungere l’esterno della stazione e dirigersi verso l’ufficio. Considerate le scale mobili, la convalida del biglietto in uscita ai tornelli e il giro largo dalle scale. Un percorso tortuoso, che risente della mala progettazione dell’ultima fermata della linea verde verso ovest. Aggiungiamoci pure che siamo a Milano, città simbolo della frenesia, e capiamo bene come quei pochi giri di lancette risparmiati non sono così pochi.
Per fare un esempio, ieri attorno alle 15, in 2 minuti di attesa per un convoglio sono stati almeno 10 i passeggeri a entrare dalla porta antipanico. Ma non mancano anche i portoghesi, impossibilitati a saltare i tomelli di Assago, visto che le protezioni sono state alzate. Unico modo per entrare e uscire sarebbe quello di accodarsi a qualcuno con l’abbonamento o con il biglietto, col rischio di non riuscire a passare. Dunque, quale modo migliore di servirsi delle uscite di sicurezza al piano terra per eludere i controlli e farla franca? Con la comodità di non dover fare le scale, per chi arriva in stazione a bordo dell’autobus.
A volte, però, capita che il vento giochi qualche scherzetto ai portoghesi. Arriva una folata d’aria e la porta si chiude. E allora non resta che aspettare un treno in ani – vo e qualcuno che esca da quell’uscita proibita. Ma c’è pure una seconda opportunita. Perché per chi viaggia in coppia è sufficiente pagare un solo biglietto: chi entra regolare scende le scale mobili e apre la porta all’amico che aspetta fuori. E il gioco è fatto. Non si può certo dire che Atm non controlli, visto che siamo in una stazione dove scatta la tariffa extraurbana e dove tra partite di basket e concerti, gli eventi per fare “bottino” non mancano. I dipendenti dell’azienda di trasporto milanese ad Assago battono i mezzanini un paio di volte a settimana, ma sempre al piano 1- dove ci sono i tomelli – lasciando sguarnito il passaggio che ormai tutti conoscono.
Le uscite di sicurezza, per legge, non possono essere blindate. Da Atm, oltretutto, si sottolinea che è impossibile mettere dei controllori all’esterno della porta antipanico, né sarebbe praticabile la strada della security sulle banchine, per via dei rischi che si creerebbero in caso di gente che scappa per sfuggire ai controlli.
Massimo Sanvito (Libero)
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