Milano 17 Marzo – Ieri sera un corteo di centri sociali in memoria di Dax ha fatto un lungo giro per tutto il Ticinese.
Purtroppo questo corteo, motivato dal ricordo dell’uccisione del militante dei centri sociali Cesara, ha avuto uno strascico di atti vandalici.
Tutta la Darsena è stata riempita di graffiti e murales. Come sempre al centinaio di ragazzi dei centri sociali è stato consentito di tutto senza alcun intervento delle forze dell’ordine.
Gli imbrattamenti della Darsena dovranno essere ripuliti dal Comune. A pagare saranno come sempre i contribuenti. Mentre per le scritte sugli immobili dovranno farsi carico i privati.
Piacerebbe vivere in una città in cui il Sindaco chieda rispetto per il patrimonio pubblico e privato. Piacerebbe anche vivere in un paese dove il Questore ordini che si impedisca il danneggiamento di spazi pubblici. E magari contesti tutti i reati ai protagonisti anche se sono antagonisti.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Ciao Fabrizio, il risultato delle ultime elezioni io lo leggo così:
gli elettori non ne possono più di essere amministrati da politici e funzionari pubblici che aspettano sempre che qualcun altro faccia rispettare la legge.
Ho sotto mano esempi inglesi e statunitensi che non fanno sconti a nessuno.
Il Sindaco, il Prefetto, il Questore perché fanno rispettare solo una parte delle disposizioni di legge ? Su troppe cose chiudono gli occhi (altro esempio sono i ciclisti che al 98% fanno quello che vogliono e nessuno fa rispettare la legge).
Così continuando a fare, il nostro silenzio tira la volata a Salvini e Di Maio.