Milano 21 Marzo – Milano non è governata: le buche delle strade, le bande che seminano il panico sui mezzi pubblici, la lentezza degli uffici comunali a rispondere, i cantieri senza fine e senza cronoprogramma della M4, il degrado sempre piu esteso delle zone dove comandano i racket dello spaccio e delle case popolari, centinaia di clochard che dormono sotto i portici del centro.
Sono problemi reali di cui però il Sindaco non sembra curarsi. Mentre crescevano tasse e tariffe la qualita dei servizi e l’efficienza della macchina comunale è diminuita: non è normale per Milano che fra uno stanziamento e la realizzazione dell’opera passino anni, come lo stesso Sala ammette, parlando dei ritardi nelle periferie.
Insomma da una parte la sinistra è lontanissime dai problemi del popolo e si trastulla con questioni lunari: le ciclabili, i regolamenti del verde, le discriminazioni, i linguaggi di genere etc. Dall’altra però il Sindaco che dovrebbe essere un manager guida una macchina comunale costosa, inefficiente, dove ogni settore va per conto suo e nessuno sente la responsabilità di rispondere ai cittadini.
Emblematica di questa superficiale leggerezza, che poi è l’antitesi dello spirito di Milano, l’ultima ennesima sparata di Sala sui Navigli. Mentre la città affonda nelle buche e nelle pozzanghere, mentre il traffico impazzisce a causa di cantieri lenti e con ritardi imprecisati per la linea M4, Sala scambia un libro per un progetto e rilancia la mastodontica riapertura dei Navigli! E i 600 milioni che servono? Li chiederemo alla Regione dice Sala. Proprio un Sindaco coi piedi per terra.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Avete votato Pisapia e poi sala…. tenetevi i comunisti e godetevi la Milano distrutta dai radical chic….. che schifo! RiMettere i navigli aila no è tornare indietro di 500 anni, quando c’erano le carrozze….
Se Sala invece di sognare la riapertura dei navigli cominciasse a sognare di sistemare un poco la città non sarebbe molto meglio, certo non per lui, ma per noi cittadini. Come dimostrato più volte dei cittadini italiani al sindaco non interessa nulla. Cosa lega la mente di questo inutile sindaco ai navigli, cosa si nasconde dietro a questa insistente volontà? Oltre al sindaco quali sono le parti interessate che lo coinvolgono così tanto per questa riapertura che porterà ai cittadini solo puzza, eventualmente allagamenti e problematiche legate al relativo traffico.
La riapertura dei Navigli è una grande opportunità per Milano, la sua economia e i suoi cittadini. Più turismo, più attrattività, più sicurezza e più controllo delle acque che non esonderanno più in viale zara. La risoluzione di alcuni problemi non esclude la fattibilità di altre utili opere pubbliche.
Milano città d’acqua è una sparata come Roma capitale dell’Impero fascista. Delirio di onnipotenza creare il presunto migliore dei mondi possibili buttando all’aria il centro. Se vogliamo canali, facciamoli all’esterno.
sono contrario perchè :
-non si tiene conto dei disagi di centinaia di migliaia di persone per le conseguenze temporanee e definitive sul traffico. non si dica che saranno navigabili e nel caso per chi?
quando si manca di visione strategica si fa ricorso al referendum contando sulla ” ignoranza dei problemi” e tralasciando i veri problemi della città Sala ha detto che i soldi ci sono per questa opera inutile, ma non ci sono mai per le periferie e per le case agli sfrattati più o meno colpevoli. per stabilire se la terra gira intorno ala sole non serve un referendum. Serve solo un’osservazione scientifica.