Milano 21 Marzo – Hanno poca fantasia, ma sono maledettamente convincenti. La scusa è noiosamente quasi sempre la stessa ma l’obiettivo dei truffatori viene comunque portato a termine. E la preda, l’anziano, li consegna migliaia di euro in contanti per aiutare il nipote finito nei guai dopo un presunto incidente stradale. Anche se sono in aumento i casi sventati, in alcuni episodi dalle vittime stesse.
Agivano così, non una virgola più né una in meno, due giovani ragazzi italiani finiti nella rete dei carabinieri della V Sezione del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano, guidati dal capitano Federico Smerieri. I due – Giuseppe Ballerino e Stefania L. – sono stati arrestati dai militari al termine di nove mesi di indagini, coordinate dalla pm Giancarla Serafini del pool antitruffa della procura di Milano.
Il primo episodio incriminato è avvenuto nel mese di luglio 2017. Protagonista il ragazzo, un 22enne campano già con un curriculum di ‘peso’: droga e truffa. In quell’occasione il giovane – che due settimane prima era stato arrestato e poi rilasciato per un raggiro analogo a Torino – si presenta sotto casa di un’anziana milanese. La donna da alcune ore è tartassata al telefono – da un centralinista a Napoli – per spiegarle che il nipote ha fatto un incidente. Tanto da convincerla a consegnare al ragazzo dei soldi in contanti. In tutto la signora è stata tenuta al cellulare per un’ora e mezza. Sempre da utenze intestate a stranieri inconsapevoli. Le indagini della V Sezione collocano il 22enne sulla scena del reato: telecamere della zona, celle e tabulati telefonici lo incastrano.
A settembre si verificano poi altri tre casi, in pochi giorni. Ad agire, stando alle indagini, è sempre il ragazzo, che in due occasioni è accompagnato da Stefania, sua coetanea e pare fidanzata dell’epoca. Insieme, ad esempio, vengono ripresi da telecamere di videosorveglianza mentre dopo aver preso i soldi da un 90enne in zona corso Lodi scappano in metropolitana.
Durante le lunghissime telefonate – a volte anche di ore e ore – convincevano le vittime, quando raccontavano di non avere con sé il denaro, ad andare in banca a prelevare i quattromila euro chiesti dai malviventi. In molte occasioni, nel frattempo, le pedinavano da lontano per accertarsi dell’effettivo prelievo e controllare che tutto andasse liscio.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845