Milano 24 Marzo – “I voti al Senato ad Annamaria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altra smaschera il progetto per un governo Lega-M5s”. Lo si legge in una nota di Forza Italia.
“Esagerato, gli abbiamo fatto un favore”. Lo dice ai cronisti il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti interpellato sulle parole di Berlusconi che ha definito “un atto di ostilità a freddo” il voto dei leghisti ad Annamaria Bernini al Senato. “Se insistono su Romani, il Movimento 5 stelle non vota, il Pd non vota. Non vedo come possiamo, in questo contesto, arrivare alla definizione di un nome condiviso. Salvini dice che Berlusconi è stato avvertito che avremmo fatto il nome della Bernini. Noi non abbiamo fatto nessun vertice, tantomeno con i 5 stelle, abbiamo solo fatto un passo indietro, una scelta responsabile e chiediamo a tutti gli altri di fare altrettanto”, ha detto Giorgetti intervenendo a TgCom24 dalla Camera.
“Vogliamo vedere come reagiscono soprattutto i 5 stelle, se sono contrari – ha spiegato – solo al nome di Romani o in generale ad una discussione politica responsabile. Vediamo come va con un nome come la Bernini, o uno simile su cui i 5 stelle potrebbero essere più disponibili”.
La reazione M5S. Da parte del M5s è probabile che non ci sia alcun veto alla candidatura di Anna Maria Bernini. Lo si apprende da diverse fonti parlamentari dei 5 stelle, anche se dai vertici del movimento non è giunta ancora alcuna indicazione ufficiale. “E’ un problema di metodo, Romani era indagato”, spiega un esponente M5s tra i più vicini ai vertici che in questi minuti sono riuniti per decidere la linea.
L’appello di Giorgia Meloni. “Rivolgo l’ultimo appello alle forze politiche del centrodestra perchè questo delicato passaggio sulle presidenze delle camere non si risolva in un ‘liberi tutti’, soprattutto per rispetto dei milioni di elettori che ci hanno votato credendo nella nostra capacità di dare all’Italia un governo concreto e coeso. Facciamo tutti un passo indietro perché se ne possa fare insieme uno in avanti. Ricordo che tutti insieme abbiamo dato la disponibilità a votare un nome di Forza Italia per la presidenza di una delle due camere, segnatamente il Senato, per favorire la maggiore coesione possibile anche in vista del percorso verso la costituzione del futuro governo. Questo lavoro lungo e prezioso non può essere interrotto da divergenze sui metodi o sui nomi”. Lo dice Giorgia Meloni, presidente di Fdi, che si dice “disponibile a un nuovo incontro di vertice tra i partiti del centrodestra nella speranza che ci sia ancora un margine per ricomporre la coalizione. Se questo non dovesse accadere Fratelli d’Italia riunirà i suoi organi e prenderà le sue decisioni”.
Huffington Post
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