Milano 24 Marzo – Roberto Fico M5S) risulta eletto presidente della Camera con voti 422. Lo ha comunicato all’Assemblea di Montecitorio il presidente provvisorio Roberto Giachetti, rendendo noto il risultato dello spoglio.
Ecco il risultato della votazione. Fico 422 voti, Giachetti 102, Fraccaro 7, Brunetta 3. I viti dispersi sono stati 5, 60 le schede bianche, 21 le nulle. Il quorum richiesto era di 311 voti. Alla proclamazione i deputati M5S sono andati in visibilio. Matteo Dall’Osso ha urlato “Yipeee!”. Il centrodestra ha applaudito come pure qualche deputato del Pd.
Si è concluso lo scrutinio della terza votazione per l’elezione del vertice di palazzo Madama ed è risultata eletta Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI), prima donna a ricoprire il ruolo di seconda carica dello Stato. A lei sono arrivati 240 voti. Valeria Fedeli (Pd) ha incassato 54 voti, mentre le bianche sono state 14. Una sola preferenza per Paolo Romani, 3 per Calderoli, 1 per Zanda, 2 per la Segre, 1 per Gasparri, 2 per Pinotti, una nulla.
L’accordo sui nomi tra centrodestra e M5S. Maria Elisabetta Alberti Casellati al Senato e Roberto Fico alla Camera sono i candidati presidenti del nuovo Parlamento che escono ‘vincitori’ da una notte dei lunghi coltelli nella trattativa centrodestra-M5s, segnata fino all’ultimo dai veti incrociati. I loro nomi escono dai vertici di Fi-Lega-Fdi, che si ritrovano di buon’ora con Berlusconi a palazzo Grazioli dopo lo strappo di Salvini, e dei Cinquestelle all’Hotel Forum, con Di Maio e Beppe Grillo. Alla fine, l’intesa c’è e possono cominciare le votazioni, la quarta a Montecitorio e la terza a Palazzo Madama, che eleggeranno i vertici del Parlamento della XVIII legislatura: infatti, stavolta basterà la maggioranza assoluta, contate anche le schede bianche.
LA DIRETTA DALLA CAMERA
Il Pd annuncia che voterà per candidati di bandiera: Valeria Fedeli al Senato e Roberto Giachetti alla Camera. Il botta e risposta tra i partiti che hanno vinto le elezioni e ora si uniscono per eleggere i presidenti delle Camere è andato avanti per tutta la notte. Dopo il passo indietro di Anna Maria Bernini, indicata da Salvini contro la volontà di Berlusconi, il M5s ha aperto uno spiraglio al Cavaliere a patto di avere i voti di Fi per un proprio candidato alla Camera: Di Maio, infatti, ha fatto sapere di essere pronto a votare ‘Bernini o un profilo simile’.
In questo spiraglio, l’ex presidente del Consiglio si è infilato cambiando cavallo, la Alberti Casellati al posto della Bernini, e ponendo però altre due condizioni. La prima al MoVimento Cinquestelle, il veto su Fraccaro alla Camera per ripagare con la stessa moneta quello di Romani al Senato. Così anche il candidato del M5s è costretto al ‘passo indietro’, come fa – ma solo dopo – il capogruppo azzurro a Palazzo Madama bocciato dai grillini. La seconda condizione è posta a Salvini: nel comunicato finale del vertice, il Cavaliere fa mettere a verbale una indicazione che tenta di bloccare la strada a un governo Lega-M5s. ‘I leader del centrodestra – si legge – confermano le intese intercorse in questa fase non sono prodromiche alla formazione del governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale l’indicazione spetterà al presidente della Repubblica. Confermano che in ogni caso vi è l’impegno di tutte le forze politiche del centrodestra a non ricercare accordi individuali per la formazione del governo’.
Con blitz M5S sceglie Fraccaro. Ipotesi ticket con Casellati
Fraccaro, lieto passo indietro,prima bene M5S – “I sacrifici che siamo disposti a fare dimostrano il valore che hanno le cose in cui crediamo. Il bene del MoVimento viene prima di tutto, se serve a renderci più forti sono lieto di fare un passo indietro: è un atto di amore verso la nostra comunità. Roberto Fico saprà interpretare il ruolo di Presidente della Camera con autorevolezza e competenza. Grazie a tutto il M5S per l’affetto e la fiducia, ora avanti ancora più determinati.”. Lo scrive, su Facebook, il deputato M5S Riccardo Fraccaro.
Toninelli, ora ottimista per partita governo – “Con le presidenze delle Camere è stato fatto il primo passo, dopodiché possiamo iniziare a trattare la questione governo e io sono convinto che possa andare bene pure questa partita. I cittadini possono però stare tranquilli: è finito il tempo dei caminetti”. Così il capogruppo M5s al Senato, Danilo Toninelli in sala stampa. Quanto alla composizione di un eventuale governo Toninelli taglia corto: “Dei ministri ne parlerà il candidato premier con il Presidente della Repubblica”.
Il tweet di Bernini
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
La cosa più importante è che finalmente grasso e boldrini abbiano terminato di procurare danni al paese occupando in maniera così inutile due cariche sicuramente importanti per mantenere ordine, decenza e decoro alla camera a al senato.
Grasso è parso da subito, a mio parere, uomo insignificante, fuori luogo e inadeguato a ricoprire il ruolo di presidente del Senato mentre la signora dell’integrazione a oltranza e delle cause inutili oltre che inadeguata è stata, sempre a mio parere, pericolosa, fastidiosa e senza un vero perché.
Sicuramente la sig.ra Casellati e spero anche Fico non ci faranno rimpiangere i loro due predecessori.
Mi conforta comunque il pensiero che sia difficile trovare persone peggiori di grasso e boldrini.