Milano 25 marzo – A “Fa’ la cosa giusta!”, la fiera degli stili di vita sostenibili apertasi ieri a Milano, Caritas Ambrosiana propone “My Mirror”, l’esperimento di “eye contact” che ha allestito per i visitatori. Due sconosciuti entrano in una cabina, si siedono uno di fronte all’altro e si guardano negli occhi per quattro minuti. All’uscita si raccontano quello che hanno provato in quel periodo di tempo. L’installazione è costituita da due cabine. In ognuna delle quali le persone accedono da ingressi opposti, in modo da non vedersi prima di essere entrate. All’esterno, delimitano lo spazio dell’esperimento vecchi televisori e monitor su cui girano in loop inquadrature di solo occhi. “L’idea di fondo – si legge in una nota – è che nell’epoca dei selfie, dove ci si specchia solo negli schermi dei propri smartphone, specchiarsi negli occhi di un altro può essere un atto rivoluzionario”. “Le reazioni sono diverse – dicono i volontari che assistono le persone durante lo svolgimento del test – ma nessuno resta indifferente all’altro. La stragrande maggioranza, dopo il contatto visivo, stringe la mano a chi ha incontrato nella cabina, gli sorride, si presenta, racconta chi è. E la cosa più interessate è che questo avviene indipendentemente dal colore delle pelle, l’età, il sesso”. “My Mirror” è allestito nel Padiglione 3 di “Fa’ la cosa giusta!”, a Fieramilanocity, fino a domani, domenica 25 marzo. L’iniziativa fa parte della campagna di Caritas Internationalis “Share the journey” per promuovere la “cultura dell’incontro”. (SIR)
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