Finanziamenti Ue per 37 milioni: da Palazzo Marino progetti per ciclabili e siti web

Milano

Piste ciclabili e innovazione digitale, con le case popolari sono tra gli ambiti principali a beneficiare dei fondi europei .

Milano 26 Marzo –  Case popolari, piste ciclabili, innovazione digitale: questi i tre ambiti principali a beneficiare dei finanziamenti europei intercettati dal Comune di Milano.

Stiamo parlando di 37milioni e 770mila euro previsti dal «PON Metro Milano» (piano operativo nazionale Città Metropolitane 2014-2020, adottato dalla Commissione europea).

Temi cari alla sinistra, che sulla lona all’inquinamento e al decongestionamento del traffico ha impostato la sua azione amministrativa; la creazione di chilometri e chilometri di percorsi ciclabili ne è un esempio. Anche sul digitale la giunta Sala sta cercando di fare il salto di qualità, tanto da aver creato un assessorato ad hoc.

Se Milano avvierà un numero consistente di progetti, dimostrando di aver raggiunto il “target” entro i31 dicembre di quest’anno, alla cifra sarà aggiunto un premio di 2milioni e 448mila euro, per un totale di 40 milioni e 218mila.

PROCEDURA

Al momento sono stati ritenuti idonei (e quindi ammessi al finanziamento) 14 progetti su 31: su 37,5 milioni – valore totale complessivo – le risorse del Pon ammontano a 26,3 milioni. Scorrendo l’elenco si trovano diverse piste ciclabili: itinerario corso Sempione, piazza Napoli – Giambeffino, Solari – Tortona e quello che collegherà Repubblica, viale Vittor Pisani, viale Monte Santo e Città di Fiume. Per quando riguarda le piste ciclabili, i fondi del Pon copriranno il grosso della spesa: 7,3 milioni su un totale di 11 milioni circa.

Per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono stati stanziati oltre 2 milioni: a oggi saranno più di venti gli appartamenti ristrutturati grazie ai fondi europei: tra questi gli stabili di via Giambellino 143, via Palmanova 59, via del Turchino 18,20,22, via De Predis 9, via Amoretti 10,12 e 14.

Altri 2 milioni circa saranno impiegati per dare vita a un hub cittadino per l’ospitalità temporanea: non si tratta di un centro di accoglienza profughi, bensì di un ricovero destinato a persone che hanno perso la casa o hanno ricevuto un’ingiunzione di sfratto.

INNOVAZIONE

Altri 3,5 milioni (il progetto complessivo ammonta a 4,5 milioni) saranno impiegati per creare servizi digitali volti a «favorire lo sviluppo economico e sociale della Città Metropolitana di Milano».

Tra i progetti presentati alla Digital Week che beneficeranno dei fondi Pon Metro anche «Quartieri connessi» e WeMi – servizi di welfare collaborativo (non ancora ammesso al finanziamento). Soddisfatto il consigliere Carmine Pacente (Partito Democratico), presidente della commissione Politiche Europee a Palazzo Marino: «Questa è l’Europa utile. Siamo molto soddisfatti, continueremo a monitorare l’utilizzo di tutti i fondi europei disponibili. Ma ora» prosegue, «serve un salto di qualità: confrontarsi con Bruxelles per provare ad aumentare strumenti e risorse europee per Milano, come ha indicato il consiglio nel gennaio 2017 con una propria delibera di indirizzo».

A esprimere qualche perplessità è il consigliere comunale Fabrizio De Pasquale (Forza Italia), per cui «è positivo che si utilizzino fondi europei, ma ho l’impressione che queste risorse vengano impiegate in progetti prioritari per la sinistra e non per i cittadini». L’azzurro contesta «una massiccia presenza di piste ciclabili, alcune delle quali lasciano a desiderare, come quella di via Tortona. E al posto del digitale nelle periferie avrei puntato ad avere fondi per la sicurezza: più portinai e custodi sociali negli stabili, ad esempio».

Andrea E. Cappelli (Libero)

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