Sono tutti ecologici, coi soldi degli altri. E, soprattutto, sono tutti bravi a far funzionare la mobilità, aumentando il costo dei biglietti. L’ultima follia dell’ultima Stalingrado d’Italia corre su due binari paralleli, aumento dei biglietti e costosissimi giocattoli verdi per problemi immaginari. Alcune note interessanti, che poco si dicono: l’inquinamento in questa città l’ha abbattuto il centrodestra. E la tecnologia. Con i governi arancioni la situazione si è bloccata, facendo però salire i prezzi. Guardate il grafico a pagina 4 di questa relazione Atm: in quindici anni, dal 1997 al 2011 il PM 10 in tonnellate/anno si è ridotto del 90%. Il risultato si vede anche in questa relazione di Arpa, più recente. Dal 2002 al 2011 c’è un calo costante, anno per anno. Con un costo del biglietto invariato. Poi sono arrivati i compagni, e la situazione è precipitata. Più che altro, a risultati identici, o persino peggiori, si sono aggiunti rincari intollerabili. Anche perché, ad oggi, tre quarti degli spostamenti avvengono su veicoli puliti: metro, tram e filobus. Il quarto restante impatta talmente poco sul cumulo totale che spendere 14 milioni (i primi, poi andranno rifatti tutti i depositi e gli impianti di distribuzione) non porterà benefici apprezzabili. Ma a Sala questa serve come scusa.
Scusa per sentirsi meno in colpa quando vi aumenterà il biglietto di un terzo. Un biglietto che, già oggi, va ricordato, è aumentato della metà rispetto agli anni in cui si inquinava sempre meno. Quindi, se vi sentirete dire che si spende di più per respirare meglio, siete autorizzati a ridergli in faccia. Non è vero. Si spende di più perché Sala, di fondo, è un comunista impenitente. E crede che spendere sia bello e che per finanziare qualsiasi idiozia il modo migliore sia mettere le mani nelle tasche dei Milanesi. In Comune non si sente neppure più parlare di spending review, di tagli ai centri di costo. Anche perché, a che pro? Se si può aumentare il biglietto, facciamolo. Tanto quattro balle ai compagni del centro si possono sempre raccontare. Loro ci credono, l’Area C per loro non vale e possono muoversi in macchina dovunque. Inoltre, il delirio verde di Sala termina con una nota preoccupante: si parla di bando di Diesel, all’orizzonte. Graduale, dolce ed accompagnato, ma quella è la direzione. Ed è una direzione che colpirà tutti voi (io non possiedo una macchina) nel portafoglio.
Per un problema, ed è questo mi fa imbestialire, che non esiste. Il PM 10, per la maggior parte è causato dei riscaldamenti, in particolare dal parco pubblico, che è più vecchio e meno mantenuto. Solo che invece di comprare caldaie, sala gioca con gli autobus verdi. Che paghiamo noi.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,