Finalmente uno sgombero a Milano, sembra quasi Milano

Milano

Riporta Repubblica:

Importante operazione di sgombero, questa mattina, effettuata dalla polizia milanese nelle palazzine degli ex magazzini militari di via Olivieri, in zona Forze Armate, occupate da rom è maghrebini. Gli agenti sono intervenuti al mattino insieme a carabinieri, vigili e uomini della protezione civile con uno sgombero programmato nelle palazzine di proprietà di Invimit, società che detiene anche l’area verde di piazza d’armi (a cui è interessata l’Inter).
All’interno la polizia ha trovato alcune famiglie – anche con bambini piccoli – che vivevano in condizioni di estremo degrado. Al termine dell’intervento, studiato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, l’area verrà messa in sicurezza. Una trentina di persone sono state accompagnate in questura per essere identificate.

Ovviamente, e lo sappiamo tutti, la proprietà privata non è protetta in questo paese, che fa del furto un peccato meno che veniale. Figuriamoci l’occupazione abusiva. Resta il fatto che il caso Invimit è l’esempio lampante di come Majorino abbia, ancora una volta, torto quando dice che Milano può accogliere ancora. Ed ancora. Esiste un vasto sostrato di popolazione, difficile da censire, difficile da gestire, invisibile finché non è troppo tardi, che si muove di struttura disabitata in struttura disabitata (si veda l’occupazione della Rizzoli nel 2016, ad esempio) creando degrado attorno. Ed il nostro sistema, prima di muoversi, ha bisogno di scosse fortissime. Le elezioni nel 2016, l’interessamento dell’Inter stavolta.

Con tutto questo come si può pretendere che il mercato immobiliare riparta? E come si può fingere che importare più disperati non faccia peggiorare distintamente questa situazione? Non si sa. Chiedetelo a Majorino, sempre che e non sia troppo impegnato ad attaccare i sindaci che realizzano il suo desiderio di avere più immigrati a Milano.

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