Milano 30 Marzo – A COLLEGARLI al centro città c’è il bus 63. Ma i cittadini del quartiere Muggiano, estrema periferia ovest, chiedono di più. Innanzitutto «di spostare il capolinea del bus, attualmente al quartiere degli Olmi, a ridosso del centro sportivo di via Muggiano dove ora non c’è neppure una fermata. Sarebbe utilissimo per gli utenti. Senza considerare che, spesso e volentieri, la fermata del nostro quartiere viene saltata. Chiediamo maggiore attenzione». A parlare sono Ferdinando Orabona, presidente del comitato di quartiere Muggiano, e Roberto Chisena, tra i referenti del gruppo.
«ABBIAMO già lanciato la nostra proposta all’amministrazione – sottolineano – ma ancora aspettiamo risposta». Il quartiere è unito: anche i cittadini che vivono e lavorano seria spostarsi dal borgo, come i coniugi Franco Rossetti e Vilma Lucini, titolari della storica macelleria, appoggiano il comitato. Seconda richiesta: far sì che la zona venga servita dalla linea notturna di bus, «visto che ora come ora non abbiamo alcun servizio di mezzi pubblici la sera. Un problema per chi rincasa a tarda ora dal lavoro, che non può che prendere l’auto se deve tornare dal centro o da un altro quartiere». Richiesta, questa seconda, che è stata supportata dal Municipio 7 con una mozione presentata dai consiglieri leghisti Rosario Cifalà, vicepresidente commissione Trasporti, e Francesco Giani e approvata all’unanimità due mesi fa, in cui si chiede appunto al Comune «il prolungamento delle corse notturne della linea ad hoc (la sostitutiva M1, ndr) fino a Muggiano», visto che «l’attuale servizio si interrompe al quartiere degli Olmi senza proseguire fino a Muggiano, che ha oltre 3mila abitanti, creando notevoli disagi soprattutto ai giovani e ai lavoratori notturni». Nello stesso documento, peraltro, affiora pure un’altra richiesta che va incontro agli studenti: «potenziare le corse della linea 63 nella fascia oraria del primo pomeriggio», perché stando a quanto segnalato dai cittadini (in particolare dalle famiglie con studenti), «i tempi di attesa raggiungono punte di 11 minuti».
IL BUS 63 è al centro del dibattito da diversi mesi. Lo scorso autunno, accogliendo le richieste dei cittadini, il Comune aveva potenziato questa linea, tornata – dopo le proteste – a collegare la periferia ovest con la centrale piazza De Angeli, ogni giorno fino alle 20. «I quartieri periferici sono i più svantaggiati», commenta Cifai . «Il Comune – aggiunge Giani – continua a rendere la vita dell’automobilista impossibile senza però dare una migliore offerta del servizio di trasporto pubblico». Dall’opposizione, il capogruppo Pd Lorenzo Boati ritiene «condivisibili le proposte, le abbiamo votate anche noi. Penso sarebbe pero opportuno anche potenziare i servizi di zar sharing, come opportunità di mobilità alternativa. Non tutti infatti coprono questa zona».
Marianna Vazzana (Il Giorno)
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