Milano 5 Aprile – Inizierà il 18 giugno 2018 il processo a carico di una ginecologa ed una ostetrica della Mangiagalli per la morte della 36enne Claudia Bordoni, deceduta il 28 aprile 2016 insieme alle due gemelle che portava in grembo.
Lo ha stabilito il gup di Milano Ezia Maccora, prosciogliendo una seconda ostetrica che, a giudizio del magistrato per l’udienza preliminare, avrebbe avuto un ruolo puramente marginale.
Nel 2017 la procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione, a cui si era però opposto il gip Stefania Donadeo che aveva disposto l’imputazione coatta per la ginecologa e le due ostetriche.
La donna era stata ricoverata alla Mangiagalli – trasferita dal San Raffaele – in seguito a complicazioni della procreazione assistita a cui si era sottoposta. Originaria della provincia di Sondrio, Claudia era alla 24/25esima settimana di gravidanza; aveva avuto il sentore d’un parto spontaneo e si era quindi recata a San Raffaele, l’ospedale che la seguiva per la procreazione assistita.
Ma le complicazioni avevano fatto propendere per il trasferimento in Mangiagalli, dove esiste un reparto di terapia intensiva neonatale. Ma purtroppo durante il parto cesareo la donna non ce l’ha fatta ed è morta. Anche i due feti non si sono salvati. (Milanotoday)
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