Viale Liguria: cinque studenti disabili reclusi in classe «L’ascensore è sempre rotto»

Milano

La scuola Oriani Mazzini fa capo alla Città metropolitana

Milano 7 Aprile – Incedono allineati (e alleati). Sono in cinque, un piccolo esercito: tre studenti affetti da disabilità motorie gravi in carrozzina e altri due ragazzi con le stampelle. Tutte le mattine per arrivare alla loro classe devono fare un giro lunghissimo, perché l’ascensore della scuola — la Oriani Mazzini di viale Liguria — è rotto. «Abbiamo trovato questo escamotage, arriviamo fino al montacarichi dell’istituto vicino, il Giorgi, e da lì attraversiamo il ponte che collega i due edifici», spiega Greta Manetti, 16 anni e grinta da vendere, in sedia a rotelle da quando è nata. Per loro così il tragitto è molto più faticoso. Non solo: «Per usare il montacarichi del Giorgi, ci vuole sempre una commessa che ci accompagni — continua l’adolescente —. All’intervallo finiamo per restare sempre in classe, senza poter andare in giardino con gli altri. Perdiamo l’autonomia, l’indipendenza». Greta, energica, vede comunque il bicchiere mezzo pieno: «Le mie migliori amiche stanno in classe con me all’intervallo, rinunciano ad andare giù. E una bella storia di solidarietà in questa scuola molto umana — dice la ragazzina —. Altre volte, se proprio voglio scendere e la commessa non c’è, mi faccio aiutare da Lorena o Gaia o Martina. Provano loro a portarmi giù a braccia per tre piani, con tutto il mio peso». Scherza, ma per loro l’ascensore è un problema. Un problema vero. La dirigenza da venti giorni chiama la Città metropolitana per segnalare il guasto, prima delle vacanze di Pasqua era anche intervenuto un tecnico ma non era riuscito a risolvere la situazione, posticipando dunque l’intervento: «Il tecnico aveva promesso che sarebbe tornato, forse lo farà in questi giorni», auspica Stefano Tassinari, responsabile del plesso di viale Liguria. Greta aggiunge: «Fuori da scuola, ogni giorno, c’è una navetta che mi prende e mi porta a casa, e già non posso prendere i mezzi insieme ai miei compagni. Almeno dentro scuola vorrei potermi muovere da sola». E conclude: «Da grande voglio fare la caposala in un ospedale, per aiutare in prima persona tutti quelli che sono in difficoltà. Senza dover aspettare l’intervento degli altri, per aggiustare le cose». El. An. Combattiva Greta Manetti, 16 anni: è una dei cinque ragazzi messi in difficoltà dal guasto alla scuola Oriani Mazzini

El.An. (Corriere)

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