Milano 12 Aprile – LA MISURA è ancora tutta da affinare, ma l’obiettivo è chiaro e fa già discutere. Il governatore Attilio Fontana, nel corso della presentazione al Consiglio regionale delle linee guida del suo programma di governo, ha fatto sapere di voler introdurre i «voucher mobilità». Una misura mai annunciata prima di ieri, l’unica vera novità emersa negli oltre 30 minuti di discorso programmatico. Una volta chiusa la seduta dell’aula, è stato lo stesso governatore a spiegare che l’obiettivo del provvedimento è «agevolare i frequentatori abituali delle autostrade» lombarde, agevolare, quindi, quei pendolari che ogni giorno usano la propria auto per coprire il tragitto casa-lavoro. Il provvedimento punta a ridurre la spesa sostenuta dagli automobilisti per i pedaggi. In che modo? «La proposta e le modalità tecniche sono ancora allo studio — sottolinea Fontana —, di certo non possiamo fare sconti. Ma possiamo dare incentivi».
TRADOTTO: Palazzo Lombardia potrebbe stanziare dei fondi che saranno destinati ad alcune tipologie di pendolari su quattro ruote e che potranno essere da questi utilizzati per abbattere la spesa quotidiana del pedaggio. Una soluzione, questa, che potrebbe avere come conseguenza voluta un aumento del traffico sulle autostrade di recentissima costruzione, quale la Brebemi (Brescia-Bergamo-Milano) che, piaccia o no, è sottoutilizzata rispetto alle stime che ne accompagnarono la realizzazione. A fianco del voucher autostradale resta l’impegno per il trasporto ferroviario: «L’ho detto in campagna elettorale — ribadisce Fontana in replica a chi sottolinea lo scarso spirito ambientalista del provvedimento —, ci sarà un rilancio del trasporto su ferro che ritengo fondamentale. Chiaro —aggiunge il numero uno di Palazzo Lombardia — che dovrò incontrare Renato Mazzoncini (amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato ndr) per cercare di chiarire il ruolo che loro vorranno svolgere in questa opera di rilancio». Altro nervo scoperto che la Giunta intende affrontare è la riorganizzazione di Trenord, la società ferroviaria regionale che continua suo malgrado a foraggiare il malcontento dei pendolari. (Il Giorno)
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