Rincorrono l’emergenza buche ma sono incapaci di organizzare la manutenzione stradale

Fabrizio c'è Milano
Milano 12 Aprile – Ieri mentre la città, tanto per cambiare, affondava nelle  pozzanghere, l’Assessore Granelli ha elencato il suo bollettino di guerra: abbiamo rattoppato 7000 buche!
Certo, ma come le avete rammendate? E soprattutto Assessore si domandi: perché si sono formate in pochi mesi 7000 buche?
La Giunta ha sbagliato la programmazione dei lavori stradali 2016/17 e si è fatta cogliere impreparata dal nuovo Codice Appalti. Addirittura per 2 anni non hanno stanziato un euro per la risistemazione dei pozzetti, che infatti non assorbono acqua.
Ora la Giunta corre  ai ripari, ma serviranno almeno 2 anni per realizzare gli interventi finanziati,  anche perché non c’è una struttura tecnica adeguata (1 solo dirigente e solo 17 controllori cantonieri). Ci vogliono più risorse umane per progettare gli interventi e per controllare la buona esecuzione dei lavori.
Poi serve un piano della pietra per definire dove mantenere le strade in masselli e dove no: io li terrei in centro ma li toglierei dalle strade dove non hanno motivo storico architettonico di esistere, come Via Montegani o Via Leoncavallo. Si risparmierebbero spese di manutenzione e incidenti.
Soprattutto va ripensata la macchina organizzativa. Si faccia un Global Service in vece di decine di appalti, per consentire, come in altre metropoli,  continuità e qualità nella manutenzione delle strade.
I milanesi che versano 1.4 miliardi di tasse e 300 milioni di multe meriterebbero meno buche e meno improvvisazione sui lavori stradali.

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