YouPol è un’azione meritoria delle Forze dell’Ordine, una app che consente ai cittadini di denunciare in tempo reale i crimini. I dati sui primi 4 mesi di funzionamento sono assolutamente interessanti. Persino come li riporta Repubblica. Ovvero cercando di nascondere l’ovvio. Dunque, una paio di numeri: 193 reati denunciati da Gennaio. 97 legati allo spaccio. 10 al bullismo. Riflettiamo un attimo su questi dati, con un dettaglio: Repubblica ci racconta alcune delle operazioni scaturite. E tutte, dico tutte, riguardavano stranieri. Conoscendo un attimo il quotidiano di De Benedetti, se ci fosse stato di mezzo un solo Italiano, anche unicamente come cliente, di lui sapremmo vita, morte e miracoli. Se nessuno viene citato è del tutto legittimo sospettare, quanto meno, che in effetti su 97 denunce 97 riguardino sì lo spaccio, ma di stranieri. Magari ci sbagliamo, ci mancherebbe, qui nessuno crede di essere infallibile, altrimenti saremmo tutti di sinistra. Però il sospetto è legittimo.
La certezza invece è che su 107 reati identificati possiamo dire con certezza che , ad oggi, è del tutto improbabile che qualcuno sia ancora in galera. Il piccolo spaccio ormai è trattato alla pari dei furti semplici. La violazione delle norme sull’immigrazione vale anche meno. E le denunce di bullismo, coinvolgendo minori, cadono puntualmente nel vuoto, salvo casi di abusi talmente orrendi da fare notizia. Quindi dobbiamo confidare nei 36 reati non identificati nell’articolo, per sperare che da questa app derivi qualcosa di simile alla giustizia. Anche se possiamo sempre sperare che nasca qualcosa di ancor più prezioso: la certezza in chi è stato coinvolto che questo sistema giudiziario faccia schifo. Sono ormai due decenni che, complice una sinistra in toga sempre più forte, ci viene raccontato che i crimini sono solo quelli dei colletti bianchi e che quello che avviene in strada sia inevitabile. Che non ce la si possa prendere troppo. Lo vediamo con la mitologia dei reati in calo.
Calano i reati dei colletti bianchi, forse. Ma quelli denunciati su YouPol non calano. La gente, semplicemente, essendo razionale, si arrende. Che senso ha denunciare gli spacciatori del parchetto se dopodomani sono ancora là, perché il giudice è solidale con gente che sta ben distante dal suo appartamento dentro i navigli? Che senso ha denunciare gli immigrati che bivaccano se spendiamo cento volte di più per accoglierli che per rimandarli a casa? Che senso ha denunciare i bulli se tanto né loro, né i genitori verranno mai puniti? E che senso ha lamentarsi,s e alla prima riforma della giustizia che tenti di fare ti mettono sotto inchiesta tutta la famiglia? In un paese in cui in galera non ci finisce pressoché nessuno, ma con il groviglio di leggi esistenti non esiste alcun innocente? Ecco, forse questa app spiegherà ai cittadini i veri problemi Italiani. Speriamo che votino di conseguenza, la prossima volta.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,