La creatività trionfa a Milano: il design detta la sua bellezza

Cultura e spettacolo

Milano 16 Aprile – Il viaggio di Annarita Briganti su Repubblica attraverso le produzioni creative del Fuori Salone, ha il compiacimento e l’ammirazione per l’originalità delle tante espressioni artistiche esposte. Scrive “Dal gonfiabile dell’artista inglese agli orti nella zona della movida c’è di che divertirsi a Milano in questi giorni, mentre sta per iniziare il Salone del mobile con il suo Fuorisalone. È scoppiata in città la installazione-mania il cui filo rosso anzi verde quest’anno è l’ambientalismo. I milanesi partecipano alle iniziative in corso con un sano spirito critico. I turisti sono entusiasti. L’installazione di Jeremy Deller, su un prato di Citylife, sta facendo impazzire i bambini, ma anche i loro genitori. «Abbiamo portato le nostre figlie di sei e nove anni», dice una coppia. Un uomo propone di non smontarla come previsto oggi, ma di spostarla in una piazza. Un’altra coppia arriva da Monza. Sono gli unici che sanno il titolo dell’opera portata a Milano dalla Fondazione Trussardi – Sacrilege – e conoscono il nome dell’artista. «Siamo venuti appositamente per saltarci sopra», dice lui. «Nonostante la pioggia, alla fine contiamo di raggiungere gli ottomila visitatori», dichiara un assistente di Deller. «Donarla a Milano? A maggio Sacrilege deve andare in Belgio, ma provate a chiederlo a Jeremy». Tra l’altro, da questa edizione della Design week il Comune vuole adottare le installazioni del Fuorisalone ed esporle per tutto l’anno in altri posti tipo Base. Addentrandosi nel parco ci si imbatte nelle sculture del progetto di arte pubblica ArtLine, che sarà inaugurato oggi. «Questa mano esteticamente non c’entra niente con il contesto», dice uno studente di 20 anni. La mano dell’artista tedesca Judith Hopfe il suo piedone stanno suscitando perplessità tra i primi avventori, ma presto diventeranno lo sfondo ideale per un selfie. Anche davanti a Eataly, in piazza XXV Aprile, è spuntato il verde con ortaggi ed erbe aromatiche che resteranno pure dopo il Salone. Due amici parlano su una seduta di legno chiaro dove è stata piantata la lattuga, ma ci sono anche carciofi, carote, la lavanda che è scenografica. «È la prima volta che veniamo a Milano ed è bellissimo che ci siano gli orti in una piazza», dichiarano due ragazze di Göteborg. Anche le due turiste francesi apprezzano questa esplosione di green. Tutte e quattro non sanno cosa sia il Fuorisalone, ma si stanno divertendo molto. Una casetta verde, colore del momento, è già visibile nel cortile della Statale. «E sempre la prima tappa del nostro Fuorisalone. Siamo venuti a vedere lo stato dei lavori», dice una coppia di impiegati. Il centro è tutto una installazione. Davanti a Palazzo Reale sta sorgendo il padiglione-giardino sulle quattro stagioni di Carlo Ratti. Un architetto donna conosce il progetto: «L’idea mi piace. II fatto di avere posto l’opera in dialogo con il Duomo anche». Ora è ancora protetta da un paravento. Le vetrine della Rinascente, allestite con alberi, cotone e folate di vento dall’artista georgiano Vgjiko Chachkhiani, sono bellissime. Peccato che i forzati dello shopping ci passino davanti velocemente. In piazza Castello c’è di nuovo il verde. Pivarch propone un orto urbano con palloncini trasparenti. Sul lato opposto stanno costruendo un prefabbricato con un mini giardino verticale. I passanti, in entrambi i casi, pensano che sia un mercatino e chiedono quanto costano le piante. *** Vince il tema ambientale L’orto urbano in piazza 25 Aprile e, sopra, il gonfiabile che ricorda Stonehenge a Citylife, gli alberi spuntati in piazza Duomo e il padiglione dedicato alle quattro stagioni in piazzetta Reale: sono tantissime le installazioni del Fuorisalone dedicate alla sostenibilità.

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