Milano 18 Aprile – Il Design è creatività, innovazione, sperimentazione. Esalta l’immaginario di chi ama il bello, fa volare le idee..sarà per tutto questo che non vengono notate le tante criticità di una città malata di incuria e di disattenzione. Arriva Gentiloni e fa il pavone, arriva Sala e si “inebria del suo canto “, anche se il canto è dell’ingegnosità artistica soprattutto dei lombardi. E scusate la citazione di quell’usignolo di cui D’Annunzio descrive la declinazione di un canto modulato ad arte per essere ascoltato, ma soprattutto per dimostrare a se stesso le infinite potenzialità. Sala si ascolta e si inebria delle sue parole e dei suoi sogni, a prescindere..A prescindere dalle condizioni di una Milano dissestata che dà il benvenuto al mondo con un manto stradale simile a un colabrodo, angoli anche in centro abbandonati all’incuria, rotaie fatiscenti, scarabocchi violenti anche sui monumenti, crepe giganti nel manto stradale, spaccio e degrado diffuso ecc. Di che cosa si inebria Sala? Dall’era Pisapia la voce dei comitati, dei singoli cittadini si è alzata forte e chiara: a volte con la denuncia, a volte con l’ironia, a volte con rassegnazione. Quasi sempre ignorata, sempre disattesa.
L’Expo, la settimana della Moda, Il Salone del Mobile sono stati e sono eventi che dovrebbero suggerire una riqualificazione dell’arredo urbano e un programma di manutenzione radicale, non solo parole che fotografano i meriti della genialità italiana. Al contrario l’altra faccia di Milano continua ad avere il “fascino” del degrado.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Come leggo da più parti in diversi giornali e siti Milano è una città oggi al top.
Sarà al top per coloro che vanno e vengono dalla città per lavoro o che la frequentano solo parzialmente ed in ambienti radical chic, ma per i cittadini che conoscono la vera realtà questa città, al di la della parvenza del centro, è in grande decadenza. Basta girare a piedi ed osservare per rendersi conto dello stato di abbandono che le amministrazioni di centro sinistra hanno riservato a buona parte delle periferie. Milano oggi ha due facce: quella dei sindaci ufficiale da mostrare a coloro che vanno e vengono per motivi istituzionali o lavorativi e quella pessima dei residenti.
Non ci vuole molto, osservare per credere.