Via Vigevano: le zecche a scuola perseguitano gli alunni

Milano

Proteste dei genitori  furiosi: «Bisognerebbe chiudere la scuola e fare una seria disinfestazione»

Milano 22 Aprile – Non c’è pace per la primaria di via Vigevano, istituto comprensivo Thouar Gonzaga. Dopo il verme trovato lo scorso dicembre nella minestra di farro, ora i genitori degli alunni delle elementari sono alle prese con un altro grave problema: quello delle zecche. Un “regalino” portato dal guano dei numerosi piccioni che stazionano e nidificano nel sottotetto della scuola e dell’adiacente edificio che fa capo a Fondazione Milano. «Bisognerebbe chiudere la scuola per qualche giorno e fare una seria disinfestazione: chi di dovere intervenga e lo faccia al più presto» affermano alcuni genitori spazientiti da una situazione che va avanti ormai da troppe settimane. E che potenzialmente pub mettere in pericolo la salute dei loro bambini.

Da Palazzo Marino fanno sapere che, dopo una segnalazione, un tecnico dell’ambiente del Comune ha già effettuato un sopralluogo nell’edificio e ha accertato l’esistenza del problema. «La situazione non è grave» spiegano dal Comune, «ma la pulizia del guano si deve fare e sarà realizzata da Amsa in tempi ragionevolmente brevi». Stando a quanto confermato dal settore Educazione e Istruzione, guidato dall’assessora fresca di nomina Laura Galimberti, il problema zecche «sarà risolto al massimo» entro la metà di maggio. Risolta l’emergenza, il Comune ha comunque già previsto – come del resto in tutti gli edifici scolastici (a seconda delle emergenze), anche la pulizia e la manutenzione ordinaria del sottotetto.

Ma il “dono” recapitato dai piccioni non è certo l’unico problema con cui la primaria di via Vigevano combatte da tempo. A creare notevoli problemi e disagi agli alunni delle elementari sono i bagni. Se l’amministrazione ha finalmente riparato i lavandini rotti, resta ancora da risolvere la questione dei water. Che, al momento, pare siano quasi tutti guasti.

«Sono stati segnalati casi di cistite tra le bambine» racconta un genitore di una classe prima, «che pur di non andare negli stessi bagni usati dai maschi preferiscono “tenersela” per tutta la giornata». Per tentare di mettere un toppa al problema – segnalato da tempo – al momento i bambini della primaria, all’occorrenza vengono accompagnati nei bagni delle insegnanti direttamente da una bidella. «La situazione è sotto controllo: è tutto attenzionato» replicano dall’assessorato precisando che «le persone incariche di intervenire sui lavandini non potevano risolvere anche il problema dei wc. Se il primo è un problema di natura idraulica, il secondo riguarda invece le opere murarie». In sintesi i bambini dovranno avere pazienza e “tenersela” fino alla fine dell’anno scolastico. Perchè trattandosi appunto di interventi più rilevanti che comportano la rottura di parti di muro, è necessario che durante i lavori di ristrutturazione la scuola sia chiusa e senza alunni all’interno. E, quindi – con buona pace di piccoli e grandi – i lavori sono stati fatti slittare di qualche settimana e sono stati calendarizzati nel periodo estivo.

Benedetta Vitetta (Libero)

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