29 anni, Rumeno l’aggressore. Poco si sa della vittima. Se non che ha rischiato di morire. Questa la cronaca di Repubblica, cui ci rifacciamo per evitare accuse di razzismo:
Il fermato si chiama Chestor Caldararu è un romeno di 29 anni con diversi precedenti per lesioni e rapina. Nel video si vede l’uomo, appostato vicino all’ingresso del palazzo, vestito con jeans e maglietta nera, che aspetta. Poi arriva l’anziano che rincasa con i sacchetti della spesa in mano. Quindi il 29enne sferra due pugni violentissimi in pieno viso e il pensionato cade a terra, esanime. A quel punto l’aggressore gli sfila il portafogli e scappa.
Nella caduta, si vede ancora nel filmato, la vittima batte violentemente la nuca a terra: questo gli ha provocato un grave trauma cranico per il quale è ricoverato in rianimazione. Le indagini sono passate alla squadra mobile che ha identificato il presunto autore grazie alla sovrapposizione di immagini tra riprese delle telecamere e banche dati degli investigatori e lo ha catturato nell’appartamento di Villa San Giovanni, non distante dal luogo della rapina, nel quale Caldararu vive con la moglie e con i figli. E’ stato fermato con l’accusa di tentato omicidio e rapina.
Grazie alle telecamere il colpevole (il garantismo si applica, in questo caso all’entità delle accuse, non al fatto in sé, che è documentato) è stato subito arrestato. Solo che qualche domanda ce la dobbiamo fare in ogni caso. La prima non è se e quante telecamere installare in giro. Siamo letteralmente circondati da telecamere. Come la Francia lo era di forti sul confine Tedesco. Solo che questi forti, come ricorda Montanelli, che costituivano la Linea Maginot sono utili solo se adeguatamente riforniti di uomini, che non abbiamo a disposizione. Essenzialmente perché ai ghisa facciamo fare le multe, invece che fare sicurezza sul territorio. Inoltre ulteriori telecamere, con la nuova normativa della privacy, sono un incubo per i privati. Ed anche per il pubblico. No, decisamente dobbiamo spingere su un altro tasto.
Negli ultimi 20 anni l’indirizzo giurisdizionale prevalente è consistito nel non punire i reati contro il patrimonio, o di farlo in maniera irrisoria. Il Governo Renzi ha proprio dato un colpo di spugna alla categoria. Il risultato è che abbiamo una serie di persone in Italia che vivono impunite di quello. E che, nei periodi di magra, possono divenire violente. Questa gente non va lasciata in strada. È un dato di fatto. E purtroppo poco ci si può fare, senza mettere mano alla giustizia. Cosa che con un governo 5 stelle PD possiamo anche scordarci.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,