Milano 26 Aprile – Il cadavere di Sana Cheema, la giovane italo-pachistana che, si sospetta, è stata uccisa dai famigliari per aver deciso di sposare una persona di sua scelta in Italia, è stato riesumato ieri nel distretto di Gujrat. Lo ha appreso l’ANSA da fonti della polizia. Dopo la riesumazione, ha precisato la fonte, un team di anatomopatologi ha prelevato alcuni organi per una autopsia volta a determinare le cause della morte. Al riguardo il dottor KomalIshaq, che ha coordinato il prelievo, ha dichiarato che “al momento non si può dire nulla riguardo alla morte della ragazza. Si dovrà attendere il risultato della autopsia che può durare fra 15 giorni e tre mesi”.
Nell’attesa che l’ospedale di Lahore, dove parti degli organi di Sana sono stati inviati, dia il suo responso, la polizia ha confermato che tre famigliari – padre, zio e fratello – resteranno in stato di fermo fino a quando non si potranno stabilire in modo inequivocabile le cause della morte della giovane. Ai tre, inoltre, non sarà permesso di avere alcun contatto con i media. I loro avvocati continuano a sostenere la tesi della ‘morte accidentale’ e ieri, segnala la tv Geo, hanno consegnato al magistrato responsabile dell’istruttoria del presunto omicidio documenti, di cui deve essere verificata l’autenticità, secondo cui l’11 aprile la giovane sarebbe stata visitata dai medici in ospedale per sintomi di alta pressione e dolori addominali. Intanto l’emittente pachistana ha riferito che un addetto del cimitero ha confermato che i parenti della ragazza avevano fretta di seppellire il cadavere lo scorso 18 aprile e che per questo avevano portato con loro due operai. (Ansa)
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