A San Foca non c’erano più ladri, Cosimino girava tutta la notte per proteggere i vacanzieri.
Cosimino non era un cane di razza. Ma era buono, affettuoso, discreto, un vero amicone. Se n’è andato alla veneranda età di 18 anni, e lo ha fatto com’era nel suo stile, senza clamore. Era lui il vero padrone di San Foca, splendido paesello sulla costa adriatica salentina. Lo trovavi in giro insieme con i suoi quattro compagni di sempre, pronto ad accompagnare vecchi e nuovi amici, residenti, villeggianti abituali o turisti di passaggio.
Non si sa come Cosimino sia arrivato a San Foca.Di poche parole (non abbaiava mai) ma aveva un fiuto infallibile. Capiva subito di chi poteva fidarsi. Era sempre lui che ispezionava i nuovi arrivati, li annusava, li scrutava e poi scodinzolava per suggellare la sua approvazione. Se qualcuno non lo convinceva mostrava i denti ed il malcapitato doveva darsela a gambe. Quante leggende sono nate in questi anni, mai smentite dal protagonista. C’è chi sostiene che se a San Foca non c’è delinquenza il merito è di Cosimino che di notte se ne andava in giro a proteggere il sonno dei vacanzieri. Qualcuno giura di aver visto Cosimino inseguire uomini armati. Corre voce che una volta ha affrontato e fatto scappare un orso bianco, un’altra volta ha combattuto come un leone contro un leone . Sarà vero che ha sconfitto anche un drago? Lui non ha mai voluto confermare nulla. Vantarsi non era nel suo stile. Neanche nell’ultimo anno quando, sopraffatto dagli acciacchi,passava il tempo accovacciato all’ombra del suo buon ritiro a tranquillizzare i clienti del supermercato o del fruttivendolo. Sempre in compagnia di quattro cagnacci più interessati’ alla sua mensa che ai suoi insegnamenti. E che ora se ne contendono il regno.
GIOVANNI DELLE ROSE (Libero)
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