DEF: aumentano spese per migranti, Italia non può essere lasciata sola

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Milano 28 Aprile – “Leggendo i dati contenuti nel Documento di Economia e Finanze appena approvato dal Consiglio dei Ministri, si può osservare come le spese stanziate dal bilancio dello Stato per la gestione dei migranti cresceranno dai 4,36 miliardi del 2017 a 4,65 miliardi nel 2018 in caso di scenario costante e potrebbero superare addirittura i 5 miliardi in caso di ripresa degli sbarchi. L’aumento delle spese per la gestione dell’emergenza immigrazione avviene nonostante la drastica riduzione degli arrivi sulle coste italiane. La gran parte della spesa, pari a circa 3 miliardi, è destinata alle attività di accoglienza e prima assistenza, dovute al permanere degli immigrati presso i centri di raccolta.

Osservando le stime della spesa sostenuta per la crisi migratoria nel biennio 2017-2018, notiamo, purtroppo, come i contributi provenienti dall’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza ammontino soltanto a 77 milioni nel 2017 e siano previsti a 80 milioni nel 2018. Una cifra ridicola, se rapportata ai quasi 5 miliardi di euro che rimane a carico del bilancio italiano.

E’ evidente che l’Italia non può essere lasciata sola, anche finanziariamente, dall’Unione Europea nella gestione di questa crisi. Questi 5 miliardi di euro spesi per le politiche d’immigrazione potrebbero, infatti, essere destinati ad altre politiche economiche per la crescita e per il welfare, a vantaggio delle famiglie e delle imprese italiane. Per questo motivo, è opportuno che il Governo faccia sentire la sua voce presso le istituzioni europee, affinché gli altri stati membri aumentino i loro contributi per le spese di accoglienza e assistenza, considerando che è interesse di tutta la Comunità europea impegnarsi nella risoluzione di una delle questioni più delicate che stanno colpendo il Vecchio Continente”.

Lo afferma in una nota Renato Brunetta, deputato di Forza Italia.

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