Milano 30 Aprile – Renzi va da Fabio Fazio, un programma amico, per dare la sua opinione, la sua verità ad un’Italia che aspetta con ansia, quasi fosse la parola di un Dio. L’intervento è stato annunciato dai media e atteso con trepidazione spasmodica. E Renzi non delude chi vede in lui il leader, annulla in un attimo la figura sbiadita di Martina, rispolvera dialettica e sicurezza e dice no all’alleanza con i grillini “Non faremo i badanti ai 5 stelle”, tranchant e definitivo. Ma sarà la Direzione a decidere..ma bisogna rispettare la volontà dei cittadini. Il Pd ha perso le elezioni, non possiamo rientrare dalla finestra se gli elettori ci hanno fatto uscire dalla porta”. E se “Sette italiani su dieci hanno votato per M5s o per la Lega, oggi la palla è nelle loro mani. Se non saranno capaci di mettere in pratica le mirabolanti promesse che hanno fatto in campagna elettorale, o si torna a votare con regole nuove” E sulle regole fa un’apertura “”M5s e Lega scrivetele voi le regole: noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene. Un anno, due anni, un anno e mezzo. Con quale governo? Deciderà il Presidente della Repubblica quale la forma migliore”. Suona un po’ stonata questa insistenza nel demandare agli organi del partito e agli elettori la decisione finale, considerato il carattere autoritario di Renzi. Ma dopo tante voci possibiliste, il suo no senza se e senza ma sembra un riappropriarsi del partito, l’affermazione di una leadership rinnovata. “Di Maio premier a tutti i costi lo pensa solo Di Maio.” E poi la pietra tombale “Mai con Di Maio premier”

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
E’ l’unica cosa che condivido con Renzi.