Milano 3 Maggio – Ieri, alla vigilia della corrida nella direzione PD, è stata una girandola di parole, di impuntature, di bronci offesi, di insulti in politichese, dove il bon ton non mascherava le profonde fratture, le ambizioni personali, il disorientamento totale. Perché Renzi si è dimesso obtorto collo, ma la rabbia e l’orgoglio ferito sono rimasti, anzi, si sono ingigantiti e stanno per deflagrare.
Oggi è il giorno della verità, della conta, anche se nessuno la vorrebbe. Oggi si decide chi è il più forte, chi può manipolare chi, chi tiene in pugno il partito: questo il senso della pochade che fa ridere molti osservatori, ma che diventa tragedia per chi prefigurava poltrone e potere. Per Renzi, il matador senza paura, è l’ora di dimostrare che, ancora una volta, ha ragione lui. Non credo che l’alleanza sì o l’alleanza no con i Grilli parlanti sia nel suo ordine del giorno, ma credo che voglia riprendersi il partito, dimostrando quanto pallidi e sbiaditi siano i vari Martina, Cuperlo, Franceschini. Ma il patto scellerato probabilmente, sta nelle intenzioni, anche di Renzi, purchè si trovi un nome nuovo gradito anche ai 5 Stelle. In fondo un PD non subalterno ai Grilli parlanti può anche dimostrare e rivendicare le riforme renziane, mediando e indebolendo le proposte 5 stelle, usare astuzia ed esperienza: il PD sa bene come far girare la giostra a proprio vantaggio.
E nella nobiltà di una responsabilità voluta da Mattarella, fieri di servire il Paese e non di spartirsi le poltrone, diranno sì.
Così va il mondo in Italia, ma spero di sbagliare le previsioni, per il bene di tutti
P.S Una imprevista nota di Giggino Di Maio all’Ansa forse mette fine alla trattativa “Ho rispetto per il momento del Pd, per la Direzione nazionale di domani”, ma “a questo punto per noi finisce qui”.
E adesso che l’arbiter politico ha parlato, che cosa si discute nel Direttivo?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano