Milano 4 Maggio – Un milione di euro per le periferie milanesi, con lo scopo di sostenere i progetti promossi dalle tante realtà sociali presenti in città. La decisione è della direzione periferie di Palazzo Marino nella forma di un avviso pubblico. E’ rivolto alle iniziative di Fondazioni, Onlus, associazioni di volontariato o di promozione sociale, sportiva e culturale.
E’ una visione parziale delle necessità di Milano che esclude una programmazione rigorosa, una risposta analitica di ciò che si dovrebbe fare. Il solito fumo negli occhi.
L’opposizione esprime con forza il suo dissenso : “Il Comune di Milano ha pubblicato oggi il bando alle periferie, con uno stanziamento di 1 milione di euro. Eppure, gli scarsi risultati ottenuti lo scorso anno e la situazione di forte degrado e insicurezza delle nostre periferie dovrebbero bastare a far comprendere alla giunta Sala che questo modello è assolutamente fallimentare” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale. “Non basta elargire migliaia di euro di finanziamenti ad associazioni, onlus o realtà simili per iniziative sociali volte a favorire “inclusione” e “multiculturalità”, così come piantare qualche albero in più non risolve alcun problema reale vissuto dai cittadini”. A detta dell’esponente azzurro “quei fondi potrebbero essere destinati al potenziamento dei trasporti (per garantire una maggiore connessione tra il centro città e le zone più distanti) e a misure sempre più incisive in tema di sicurezza. I consiglieri comunali di Fi – conclude – hanno fatto approvare un emendamento al Bilancio 2017 dove si impegnava la giunta a installare più telecamere nelle aree critiche, potenziare l’illuminazione pubblica e contrastare il degrado. A oggi stiamo ancora aspettando che le misure vengano attuate”.
A cui fa seguito lo sdegno di Silvia Sardone “L’annuncio sul “Bando Periferie” – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale di Forza Italia – con la richiesta di presentare progetti non fa che evidenziare, una volta di più, il fallimento di Palazzo Marino in questo ambito. Sala a inizio mandato aveva parlato di “ossessione per le periferie”. Un’ossessione che, nei fatti, non si è tradotta in realtà. Sempre Sala, in una recente intervista, ha detto di non “essere contento” di quanto fatto finora. Proprio per questi motivi non si capisce quale sia l’utilità dell’ennesimo bando che favorirà le solite realtà o associazioni vicine alla maggioranza senza lasciare nulla ai quartieri.
Leggiamo inoltre che tra gli ambiti privilegiati ci sono, come nella tradizione di questa sinistra, “multiculturalità, coesione e inclusione”. Non si riqualificano le periferie con le solite iniziative ideologiche pro accoglienza. I cittadini delle periferie chiedono sicurezza, potenziamento dei servizi pubblici, lotta al degrado, miglioramento delle condizioni abitative, la fine dei quartieri ghetto, sostegno alle imprese locali e riqualificazioni che diano dignità e visibilità alle zone più in difficoltà. La sinistra risponde con delle iniziative improvvisate, spesso discutibili, sprecando fondi che servirebbero altrove”.
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