Ormai la scienza è concorde: almeno cani e gatti elaborano le loro emozioni con l’attività onirica.
Il suo significato è quello di riappropriarsi di quel terzo abbondante della vita che dovremmo passare facendo sogni d’oro nelle braccia di Morfeo, mentre in realtà oggi dormiamo sempre meno e gli italiani con problemi di insonnia cronica sfiorano i 10 milioni. Questo comporta seri problemi di salute e di pericolosità sociale, a partire dagli incidenti stradali che capitano spesso all’alba. Pensando al sonno e quindi al sogno, che di norma accompagna i nostri riposi notturni o pomeridiani,viene a galla un’antica domanda cui la scienza ha faticato per decenni a dare una risposta. Ma gli animali sognano? Beh, se lo chiedete al proprietario di un gatto che osserva il suo micio dormire le sue 16 ore al giorno, sono certo che non avrà alcun dubbio. Quando si mette sulla schiena e sembra zampettare nell’aria come a volere catturare un uccellino, è evidente che sogna, così come il cane che mugugna durante il sonno è chiaro che ha raggiunto le braccia del Morfeo dei cani. Quindi, la domanda giusta da porsi è forse: «Che cosa sognano gli animali o come sognano gli animali?» e non tanto se gli animali sognino o meno. l gatti, sognano forse di trovare montagne di crocchette aromatizzate al profumo di orata nel giardino di casa? E i cani, sognano forse di trovare ossi (che giustamente gli neghiamo) a volontà, da sotterrare in posti segreti per andarseli a gustare quando quel rompiscatole del padrone è al lavoro?
Oppure l’ansioso gatto di casa ha un incubo continuo: quello di riuscire ad aprire la gabbia di ritti (il canarino giallo dei cartoon) e trovarci dentro la nonna con la scopa, o peggio, Ettore(il Bulldog amico di Titti) con le fauci spalancate? La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che almeno cani e gatti, ma probabilmente tutti gli animali con una struttura cerebrale simile, abbiano la capacità di sognare. Ci sono due tipi principali di sonno: il Rapid Eye Movement (Rem), contraddistinto da movimenti rapidi dei bulbi oculari e il sonno a onde lente (Sws). Entrambi sono rilevabili, attraverso idonea strumentazione, nei nostri animali domestici e il loro funzionamento è abbastanza simile (non uguale!) a quello umano. La scienza non ha invece ancora fatto luce sul reale motivo del sogno. Secondo Freud il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria, durante il sonno, di un desiderio rimasto inappagato durante la vita diurna. Altri pensano che nel sogno liberiamo file che abbiamo ordinato nei cassetti mentali durante il giorno. Altri ancora credono che anche gli incubi peggiori servano a fare affiorare, per rielaborarla, l’ansia che ci pervade nelle convulse giornate di lavoro. Se queste sono le funzioni del sogno e se, come è ormai accertato, gli animali sognano, dobbiamo anche credere che gli stessi animali siano in grado di immaginare. Così gli spasmi, i mugolii, i miagolii, le code che fendono l’aria e le zampe che la scalciano non sarebbero altro che il rivivere e rielaborare, in forma più libera, le esperienze vissute nella giornata o nel passato. Dunque, cani, gatti, cavalli, topi e uccelli dormono e sognano, rimescolando in quel caleidoscopio stranito che il sonno ci porta, emozioni ed esperienze. Quel che sognano forse non lo sapremo mai ed è meglio così Magari sognano di certi proprietari ed è bene che solo Morfeo custodisca i loro segreti. Oscar Grazioli (Il Giornale)
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Bravi, grazie. Sono Gemma caspani, volontaria di miagolandia.