Milano 9 Maggio – Il gioco verrà riparato e in città arriveranno altre otto aree gioco inclusive, ovvero che consentono di giocare sia bambini disabili che normodotati. Dopo il danneggiamento di un’altalena per ragazzi in sedia a rotelle inaugurata lo scorso 21 aprile ai Giardini Montanelli — di cui Repubblica ha scritto su queste pagine — le associazioni che hanno curato il progetto tengono duro e rilanciano. «Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto — dice Marco Rusconi, presidente nazionale dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), una delle sigle che hanno cofinanziato il progetto — . Abbiamo deciso di fare un regalo alla città per fare in modo che i suoi parchi diventino inclusivi. Restiamo colpiti dal fatto che le persone non guardino neanche i cartelli che ci sono e se devo essere sincero la cosa un po’ mi preoccupa. Ma non possiamo tirarci indietro, questa è una battaglia culturale e vogliamo vincerla. Il gioco sarà riparato e ne verranno installati altri entro il 2019». L’altalena per disabili — di fatto una pedana di metallo molto grande e protetta, agganciata a una catena fissata a terra — è stata danneggiata da adulti e gruppi di ragazzi che ci sono saliti senza rispettare il cartello che dispone l’uso soltanto per ragazzi sulla sedia a rotelle. Il costo — di qualche migliaio di euro — è stato sostenuto dalla Fondazione Cariplo e dalle associazioni e saranno sempre loro a farsi carico anche della riparazione. In questi giorni la Uildm ha contattato i costruttori e ha chiesto la possibilità di realizzarne una nuova, più resistente e meno vandalizzabile. «Andremo anche nelle scuole primarie — aggiunge Rusconi — a spiegare l’importanza dei giochi inclusivi. Faremo in modo di rendere i cartelli più leggibili e più grandi. Siamo convinti che la comunicazione sia importante e che la svolta passi da qui. Se riusciamo a fare in modo che in una grande città come Milano queste aree gioco vengano tutelate e rispettate, potremo andare anche in altri grandi centri». Uno dei punti fondamentali della vicenda riguarda infatti il grande numero di visitatori che ogni giorno frequentano i Giardini Montanelli. Altre associazioni e alcune mamme hanno fatto notare che quel tipo di altalene, pensate esclusivamente per i bambini in sedia a rotelle, sono più adatte in piccoli centri o in giardini sorvegliati visto che spesso e volentieri vengono usate impropriamente anche da chi non è disabile. «Ma è proprio questo uno degli aspetti che vogliamo scardinare — conclude Rusconi — noi vogliamo fare in modo che i bambini possano giocare in tutti i luoghi, perché giocare è un diritto. La metropoli è una sfida, ma qui c’è la sensibilità giusta e sono convinto questa battaglia la vinceremo noi».
Luca De Vito (Repubblica)
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