L’educazione del cane. Impariamo insieme

Zampe di velluto

I cane non è soltanto un compagno meraviglioso ma rappresenta, soprattutto se si vive in città e quindi in spazi più ristrettie più soggetti a regole precise, anche un insieme di obblighi che il proprietario deve assumersi; tra questi vi è la corretta gestione del proprio animale. Che si tratti di un cucciolo o di un adulto, adottare un cane vuol dire anche insegnargli come comportarsi correttamente in situazioni e ambienti differenti, con le persone, gli altri cani e gli altri animali. Educarlo non ha nulla a che fare con il controllo o potere sull’animale, ma significa stabilire una com unicazione chiara e corretta tra cane e proprietario minimizzandone gli errori e creando un rafforzamento del legame uomo-animale. Il comportamento di qualsiasi individuo, persone e cani inclusi, si sviluppa nel corso del tempo ed è il risultato del patrimonio genetico ereditato dai propri genitori (“genotipo”) e delle esperienze (fattori ambientali) che il soggetto stesso compie nel corso della vita. Mentre il genotipo è determinato sin dal concepimento, quindi non modificabile, è possibile intervenire sui fattori ambientali per far sì che il comportamento di un individuo sia adeguato all’ambiente fisico e sociale in cui si trova o in cui viene inserito. Insegnare qualcosa di nuovo al cane è un’esperienza divertente e gratificante. I cani imparano velocemente: a qualsiasi età sono come spugne, pronti ad assorbire tutto quello che gli viene mostrato.

Far imparare al cane i comandi di base permane un’efficace comunicazione cane-proprietario: non ci saranno incertezze o fraintendimenti, il cane saprà sempre che cosa vuole da lui il suo amico a due zampe! Per tale ragione il nostro cane dovrà imparare a relazionarsi in modo corretto con noi e con gli altri, a chiedere “per favore” per ottenere qualsiasi cosa, a non temere le reazioni del proprietario e a sapere chiaramente quali saranno le conseguenze dei suoi comportamenti. Tutto questo attraverso l’uso di poche facili regole. Sapere “cosa c’è dopo”e avere la prevedibilità delle azioni che il proprietario compie nei suoi confronti è un aspetto fondamentale per creare un rapporto senza fraintendimenti e per far sì che il cane si rivolga al padrone come punto di riferimento chiaro e sicuro. Molti comandi sono utili alla vita di tutti i giorni. Basti pensare a un cane che non ritorna al richiamo del proprietario: come fa quest’ultimo a lasciare libero dal guinzaglio il cane senza avere la certezza che, in caso di necessità o pericolo, il cane torni da lui? Ogni volta che insegniamo qualcosa di nuovo al nostro cane, le sue abilità cognitive si affinano. Educare adeguatamente un cane non è quindi un episodio occasionale, un esercizio da ripetere di tanto in tanto, ma è un processo quotidiano in continua evoluzione, che si protrae per tutta la vita dei nostri amici a quattro zampe. Affinché la convivenza con l’uomo possa essere serena, è importante educare il cane sin da cucciolo. In generale, si è già accennato a come i comportamenti corretti vadano premiati e quelli scorretti ignorati.

Quando non è possibile ignorare un modo di fare (per esempio, quando il cane sta distruggendo qualcosa) questo va interrotto, con un no secco o un rumore che lo distragga, e subito dopo va data un’alternativa corretta. È importante ricordarsi che quello che oggi viene accettato da un cucciolo, un domani porrebbe essere sgradito se fatto da un cane adulto: per esempio, un cucciolo che salta addosso non fa lo stesso effetto di un adulto, soprattutto se di taglia grossa. Bisogna inoltre distinguere l’addestramento dall’educazione. Nel primo caso, si rende il cane capace di fare cose nuove e particolari, dirette a un fine specifico (per esempio agility ricerca, soccorso e così via), nel secondo caso si favorisce la naturale tendenza del cane a seguire le regole, soprattutto quelle utili alla convivenza con l’uomo, come aspettare per avere l’attenzione, le carezze, il cibo o il gioco, tornare al richiamo,camminare al guinzaglio e così via. L’agility è uno sport molto divertente da praticare con il proprio cane: questo effettua un percorso a ostacoli Sotto l’attenta guida del proprietario. Spesso riuscire a educare il cucciolo o un cane adulto da soli non è facile. Esistono delle figure professionali specializzate cui ci si può affidare per affrontare qucsto compito in tranquillità e sicurezza. Nell’educazione del cane e nella vita quotidiana si deve far ricorso a degli strumenti che facilitano la gestione del nostro amico a quattro zampe nell’ambiente esterno, Questi strumenti sono rappresentati da guinzagli, collari, pettorine e museruole, Per evitare qualsiasi problema di contenimento o fastidio al cane, tutti gli accessori usati devono essere adatti al tipo di cane per taglia, conformazione e temperamento. Gli strumenti dolorosi o che creano disagio all’animale devono essere assolutamente evitati. Inoltre, se parliamo di cuccioli, è importante ricordare che bisogna abituarli a indossare tali oggetti in maniera graduale.  (Dimevet – Corriere della Sera)

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