Milano 10 Maggio – Il termine cataratta indica una patologia che coinvolge il cristallino e chepuò portare alla perdita totale della vista, se non curata in maniera adeguata e in tempo, Per questo, è bene prestare la dovuta attenzione alla salute degli occhi al fine di evidenziaretempestivamente l’insorgenza di tale patologia.
Cataratta cos’è
Per capire cosa sia la cataratta, è bene ricordare per sommi capi il funzionamento dell’apparato visivo, le cui strutture principali sono la cornea, il cristallino e la retina.
La cornea è un elemento trasparente che costituisce il rivestimento anteriore all’occhio; il cristallino è la lente naturale situata all’interno del bulbo oculare, il cui compito è focalizzare i raggi luminosi sulla retina, che è la struttura sensoriale che raccoglie e trasmette le immagini alla corteccia visiva.
Quando il cristallino non riesce più a filtrare i raggi di luce correttamente, perché si sta opacizzando, si produce l’annebbiamento della vista. In altri termini, possiamo definire la cataratta come un offuscamento del cristallino la cui limpidezza naturale va gradualmente, ma inevitabilmente, diminuendo con il passare degli anni.
La comparsa della cataratta è una prerogativa dell’età avanzata, ma in casi particolari può comparire in giovane età.
La prima causa della cataratta va ricercata nella sua stessa struttura: il cristallino è costituito da proteine che, con il passare del tempo, subiscono un processo di ossidazione, fenomeno che determina indurimento, perdita di elasticità e di trasparenza della lente, con conseguente comparsa di fastidiosi disturbi visivi.
La cataratta determina offuscamento della visione, cattiva percezione dei colori e dei contrasti, abbagliamento, difficoltà nella lettura e nella guida.
La diagnosi della cataratta può avvenire esclusivamente con una visita specialistica, che prevede l’analisi biomicroscopica della lente e delle varie strutture oculari, la valutazione dei parametri biometrici e funzionali per programmare la chirurgia e ottimizzare il risultato visivo.
In genere la progressione della cataratta è lenta, ma inesorabile. Non esiste alcuna terapia in grado di frenarne l’evoluzione. É importante seguire con attenzione il paziente per individuare il momento ottimale per procedere all’intervento. Va rilevato che le moderne tecniche chirurgiche consentono di eliminare miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia contestualmente all’intervento di cataratta, mediante l’impiego di lenti “premium“, personalizzate per il singolo paziente.
Intervento cataratta
L’intervento per eliminare la cataratta, definito facoemulsificazione, è una procedura di altissima precisione, frutto di una tecnologia molto sofisticata, di breve durata ed indolore.Si pratica in anestesia topica (solo con gocce di collirio anestetico), monitoraggio dei parametri vitali ed eventuale sedazione. Comporta la rimozione del cristallino opacizzato e il successivo con l’impianto di una lente artificiale (IOL).
In primo luogo il chirurgo instillanell’occhio alcune gocce di anestetico, senza alcuna iniezione. In seguito pratica un’apertura di 2 mm attraverso la quale effettua la rimozione del cristallino utilizzando un sistema ad ultrasuoni, infine inserisce ilcristallino artificiale.
Oltre a ripristinare la funzione visiva nel paziente, l’intervento di cataratta consente di risolvere difetti refrattivi qualimiopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia.
Mentre nei soggetti giovani con il cristallino trasparente, miopia, ipermetropia e astigmatismo si correggono modificando la forma della cornea con il laser ad eccimeri, nei soggetti con cristallino opacizzato lo stesso risultato si ottiene impiantando un cristallino artificiale personalizzato calcolato per ottenere la miglior visione naturale (a occhio nudo, senza uso di lenti).
Una categoria di pazienti con cataratta che merita particolare attenzione è rappresentata da chi è stato sottoposto in passato a intervento con laser ad eccimeri per correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo. In tali pazienti è necessario applicare formule di calcolo specifiche per ottimizzare il valore del cristallino artificiale da impiantare dopo l’asportazione della cataratta. È importantissimo valutare questo elemento quando si esamina un nuovo paziente che lamenta decadimento della visione per la comparsa di un’opacità del cristallino.
Percorreggere casi di miopia elevata, non trattabili con il laser ad eccimeri, va contemplata la possibilità di impianto di lenti fachiche. Si tratta di cristallini artificiali che si impiantano dietro l’iride, mantenendo il cristallino originale. L’intervento ed il decorso post operatorio sono simili all’intervento di cataratta, il recupero visivo avviene pochi giorni dopo l’atto chirurgico.
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