I pasticci di Palazzo Marino: caos appalto, il cimitero dei cartelli stradali divelti e a terra da mesi

Milano

Appalto in ritardo nel Municipio 2: la manutenzione dei pali ferma da mesi.

Milano 18 Maggio – A Milano, quando un cartello stradale cade a terra, non c’è più niente da fare: nessuno lo rimette al suo posto né lo sostituisce, installandone uno nuovo. Questa situazione, assurda e pericolosa data l’utilità della segnaletica, è oggetto di molteplici segnalazioni da mesi e il presidente leghista del Municipio 2, Samuele Piscina, ne ha fatto una battaglia personale, scrivendo diverse lettere a Palazzo Marino.

A detta del leghista alcuni di questi cartelli giacciono sull’asfalto da almeno 8 mesi, senza che nessuno abbia mosso un dito per risolvere il problema. «Si tratta di una situazione assurda», afferma Piscina, «intanto ricordo che il nuovo appalto è stato fatto partire in mostruoso ritardo, e per due anni, a cavallo tra il mandato di Pisapia e i primi anni della giunta Sala, ci siamo trovati senza avere un appalto di manutenzione dei cartelli». Ora sembra che i lavori siano stati assegnati, ma a paralizzare l’iter è un contenzioso tra la ditta, che non paga gli operatori (i quali, di conseguenza, si rifiutano di lavorare) e il Comune, che ha più volte intimato a quest’ultima di procedere. «La situazione è veramente paradossale», conclude Piscina, «dopo due anni, la giunta di sinistra non è in grado nemmeno di sistemare un cartello». Versione confermata anche dagli uffici dell’Area Tecnica Infrastrutture per la Mobilità, che in un’email di chiarimenti specificano che «gli appalti di manutenzione ordinaria della segnaletica sono stati assegnati da poco tempo, e attualmente purtroppo vi sono delle istanze legali che hanno già rallentato, se non addirittura sospeso, le esecuzioni dei ripristini ancora giacenti presso il Reparto, oltre alle urgenze dell’amministrazione».

Tra le zone segnalate da tempo, entro i confini amministrativi del Municipio 2, figurano le vie Frignani, Cagliero, Stefini e Vassallo (nel quartiere Maggiolina), la via De Marchi (che lambisce il cimitero di Greco) e via Zanardini, in prossimità del parco Martiri della libertà Iracheni. «E’ una situazione vergognosa», lamenta M.N., una signora residente a Greco, «andando ogni giorno al lavoro in automobile e dovendo percorrere diversi chilometri per raggiungere l’ufficio, mi sono resa conto che diversi segnali stradali non sono più collocati nella giusta posizione. Ritengo sia un rischio per gli utenti della strada».

Roberto, studente universitario, preferisce sdrammatizzare: «Ogni volta che un segnale cade a terra il personale del Nuir circonda il perimetro con il classico nastro bianco e rosso. Peccato sia trascorso talmente tanto tempo che in alcune zone, oltre al cartello, è collassato anche il cordone di polietilene». Un cimitero di cartelli, insomma, versione metropolitana della necropoli degli elefanti. Chissà se almeno la giunta Sala riuscirà a svegliarsi dal letargo.

Andrea E. Cappelli (Libero)

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