Degrado con bivacchi e rifiuti al Parco Robinson. I residenti protestano

Milano

Milano 21 maggio – UN CIMITERO di bottiglie di vetro, bicchieri di plastica e cartacce tra i vialetti e i prati. Cestini portarifiuti che traboccano d’immondizia, con ai piedi altri sacchi stracolmi. E persino il campo da basket coperto, ereditato da Expo, è un tappeto di rifiuti. «Così ogni weekend». È la situazione del Parco Robinson, tra le vie Moncucco, Rimini e La Spezia, in zona Famagosta, immortalata da alcuni abitanti del quartiere. «Questa situazione va avanti da mesi – spiegano i più agguerriti – e i problemi si acuiscono con la bella stagione, in primavera e in estate». LA SEGNALAZIONE è doppia: «La sera è un viavai continuo, sentiamo musica a tutto volume, vediamo decine di persone che bivaccano e che consumano alcol», nonostante le chiusure notturne dei cancelli. Poi, «al mattino, questi sono i risultati: parco irriconoscibile, ridotto a una pattumiera a cielo aperto». Oltre ai rifiuti disseminati ovunque, c’è chi segnala «spazi trasformati in latrine. Soprattutto ai piedi degli alberi». Una cittadina continua: «Dispiace soprattutto vedere in quello stato il campo di basket, l’ex padiglione Coca Cola che nel 2015 brillava nel sito Expo. Dovrebbe essere maggiormente tutelato e invece viene riempito di rifiuti». Della struttura dell’ex padiglione sono state riutilizzate le parti in legno, mentre sono scomparse quelle in vetro. E da due anni fa da cornice e tettoia a uno dei due campi da basket del parco. Entrambi i play ground, dopo Expo, sono stati riqualificati dalla società. «Purtroppo – commenta Sergio Meazzi, assessore all’Ambiente del Municipio 6 – l’inciviltà di pochi cittadini mina la tranquillità di altri. Contatterò Amsa per aumentare i passaggi nel weekend affinché i cittadini, le famiglie con bambini ma non solo, possano usufruire del parco la domenica». Interviene anche Costanzo Ariazzi, assessore municipale alla Sicurezza: «Avevamo ricevuto qualche segnalazione, un paio di mesi fa, riguardo alla musica alta nel parco. Purtroppo, evidentemente, la notte c’è chi scavalca. Puntiamo a rendere il parco, sempre di più, un luogo di socialità e aggregazione anche organizzando eventi sportivi».

Marianna Vazzana (Il Giorno)

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