Milano 25 maggio – Farah, la ragazza pakistana residente a Verona che era stata riportata in patria con l’inganno per costringerla ad abortire, è tornata in Italia dopo alcuni giorni trascorsi nella residenza dell’ambasciatore italiano ad Islamabad. E’ atterrata all’aeroporto di Malpensa su un volo in arrivo da Abu Dhabi alle 7.30. La diciannovenne ha passato i controlli di rito ed è poi stata fatta uscire dallo scalo da un passaggio secondario. “Farah è finalmente tornata in Italia e si trova adesso in un luogo sicuro. Grazie al lavoro diplomatico dell’ambasciata italiana a Islamabad e alla collaborazione con le autorità pakistane”, scrive il ministro degli esteri Angelino Alfano.
“Non l’ho ancora sentita, non so dove sia adesso, ma spero di poter vederla presto”. Risponde così al telefono Christian, il 19enne pakistano fidanzato di Farah. La ragazza, secondo quanto si apprende, sarebbe in viaggio per Verona, forse per essere sentita brevemente in Questura, prima di essere trasferita in un luogo segreto e protetto. A Verona risiede ancora il padre della ragazza – atteso nella primavera 2019 da un’udienza in Tribunale per l’accusa di maltrattamenti in famiglia – ed un fratello, che gestisce con il genitore due negozi di riparazione di telefoni.(Ansa)
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