Milano 26 Maggio – Sulla carta vengono annunciati 3 milioni di alberi da piantare, non si sa come, al posto dei parcheggi. Intanto però consentono manifestazioni di massa nei parchi storici, Giardini Montanelli e Parco Sempione.
I governanti di Palazzo Marino sono molto ambientalisti quando c’è da riscuotere soldi o mettere divieti contro le auto. Se però c’è da tutelare il verde pubblico da manifestazioni di massa, politiche o commerciali, chiudono 2 occhi.
Da ieri a Domenica si svolgerà il Wired Next 2018, una manifestazione teoricamente dedicata alle tecnologie del futuro ma in pratica un grande happening con concerti e birra a volontà. Gli organizzatori stimano in 150.000 i visitatori, che in 3 giorni fanno 50.000 a giorno.
Non si capisce proprio perché manifestazioni del genere debbano essere ospitate in un parco del 1700, con alberature fragili e monumenti vincolati. Milano dispone di tanti luoghi da far rivivere in periferia, primi fra tutti gli scali ferroviari.
Non siamo contrari a queste iniziative ma che si facciano in luoghi più idonei. Né tantomeno da liberali ci scandalizza il businness, ma non si capisce perché il Comune debba applicare un canone occupazione super scontato di 29.000 Euro quando solo fra birre e aperitivi gli organizzatori incasseranno 30 volte tanto. E il Comune non ha nemmeno chiesto ai molti sponsor di restaurare qualcuno dei tanti monumenti del Parco.
Insomma il Comune ha sbagliato ad autorizzare Wired in barba a tutti i regolamenti e stranamente ha chiesto poco. Protestano anche i volontari di Agiamo che con tanta passione curano il parco. Ma a Maran e soci loro fanno comodo quando puliscono i giardini al posto del Comune, non quando chiedono più rispetto del verde.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.