Milano 26 Maggio – Sarà davvero il governo del cambiamento? Lo diranno i fatti. Per ora, nelle nuove generazioni, prevale un atteggiamento tiepido. Che il governo Conte riesca effettivamente a partire dipende solo da Movimento 5 Stelle e Lega, dalla solidità del loro accordo su nomi e programma. Che sia giusto dare a tali due forze la possibilità di provarci è convinzione diffusa, anche tra coloro che hanno votato diversamente il 4 marzo. Molta più incertezza c’è, invece, su cosa attendersi da un possibile esecutivo giallo-verde. Molto netto, nelle ultime elezioni, è stato il voto dei giovani “contro” i partiti tradizionali con responsabilità nella passata guida del Paese, ma meno convinto, nel complesso, il voto “a favore” delle forze risultate poi vincitrici. Risulta insomma chiaro, per le nuove generazioni, cosa del passato non è piaciuto ma meno chi e cosa promuovere per un futuro migliore. I risultati delle rilevazioni condotte dall’Osservatorio giovani dell’Istituto Tomolo, durante la campagna elettorale, subito dopo il voto e ora, alla vigilia dell’avvio di un nuovo governo, forniscono dati coerenti in questo senso. Tali dati rivelano come gli under 35 guardino con una certa curiosità l’esperimento che Di Maio e Salvini propongono al Paese, ma rimangano dubbiosi sui possibili esiti. Prevale un misto di attesa, sospensione di giudizio, ma anche moderata preoccupazione: dichiara di guardare con fiducia il possibile nuovo governo poco meno di un terzo degli intervistati (ma con valori nettamente maggioritari per gli elettori di Lega e M5S). Chi manifesta moderata perplessità è il 29,1%, mentre i128,7% è molto scettico. Poco più di un intervistato su dieci non si esprime. L’impatto maggiore atteso è quello sull’immigrazione, seguito dall’occupazione giovanile. Su questi due temi c’è comunque sostanziale equilibrio tra chi prevede un’azione migliorativa e chi peggiorativa. Risultati meno favorevoli i giovani intervistati si aspettano, invece, sulla capacità di rafforzare la crescita economica e di ridurre le disuguaglianze: a ritenere che ci sarà un impatto positivo è circa il 17% del campione, contro valori oltre 10 punti percentuali più elevati di chi è di opinione contraria. Intervenire incisivamente su questi ambiti richiede, verosimilmente, tempi e sintonia di intenti superiori rispetto a quanto sembra oggi poter promettere l’alleanza giallo-verde. Passando, più specificamente, alla fiducia sulla realizzazione dei punti qualificanti del programma di M5S e Lega, sembra prevalere la posizione di quest’ultimo partito. Al primo posto c’è la modifica della Legge Fornero, punto d’impegno comune di entrambe le forze politiche, con oltre il 40% degli intervistati che ritengono verrà realizzata. Segue la gestione dei flussi migratori: il 35,7% degli intervistati è convinto che il nuovo governo lascerà una sua impronta (si sale quasi al 70% tra i leghisti). Poco sotto chi è pronto a scommettere sull’attuazione della flat tax (circa il 30%), mentre solo il 26,1% prevede l’effettiva introduzione del Reddito di cittadinanza. A puntare sull’applicazione di quest’ultimo punto sono quasi solo i pentastellati, mentre tra gli elettori leghisti prevale il timore si possa risolvere in assistenzialismo, soprattutto a beneficio del Mezzogiorno. Il livello di aspettative *** I numeri Parliamo del nuovo governo composto da M5S e Lega. Guardando al futuro del Paese, questo governo ti fa sentire fiducioso o preoccupato? Molto fiducioso 6,3% Moderatamente fiducioso 24,8% Moderatamente preoccupato moderatamente basse, come risulta da questi dati, con cui sembra partire l’eventuale nuovo governo può però anche essere considerato un vantaggio. Basterebbe, infatti, anche la percezione di provare (e riuscire) a fare un po’ meglio dei governi precedenti su immigrazione e lavoro per ottenere una crescita di consenso da rendere spendibile nelle prossime elezioni. Occupazione giovanile ? Meglio 22,3% Peggio 23,8% Né meglio né peggio 31,3% Non so 22,6% Riduzione 29,1% delle diseguaglianze Molto preoccupato 28,7% Non so 11,0%
Il nuovo Governo M5S-Lega farà meglio o peggio rispetto ai governi precedenti per quanto riguarda i seguenti temi? Occupazione in generale ? Meglio 17,0% Peggio 28,6% Né meglio né peggio 32,8% Non so 21,5% Crescita economica del paese Meglio 17,2% Peggio 27,1% Né meglio né peggio 33,6% Non so 22,1% I numeri Gestione dell’immigrazione ? Meglio 26,0% Peggio 26,1% Né meglio né peggio 28,2% Non so 19,7% lI nuovo Governo M5S-Lega riuscirà a mantenere le promesse per quanto riguarda i seguenti temi? Flat tax? Sicuramente no 14,2% Probabilmente no 28,6% Probabilmente si 24,1% Sicuramente si 5,7% Non so 27,3% Reddito di cittadinanza ? ?3 E Sicuramente no 19,6% Probabilmente no 31,4% Probabilmente si 20,5% Sicuramente si 5,6% Non so 23,0% Gestione dei flussi migratori ? Sicuramente no 13,6% Probabilmente no 28,1% Probabilmente si 27,4% Sicuramente sì 8,3% Non so 22,6% Modifica delle legge Fornero Sicuramente no 11,4% Probabilmente no 23,7% Probabilmente si 31,2% Sicuramente sì 9,5% Non so 24,2% I nuovi leader attesi alla prova. I giovani si dividono sul governo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio Quelli che si fidano sono il 30% Nota informativa Sondaggio realizzato da Ipsos PA per Istituto Giuseppe Toniolo presso campione casuale rappresentativo dei giovani residenti sul territorio italiano nati dal 1982 al 1997 stratificato per quote di genere per età, livello di scolarità, condizione lavorativa per area geografica di residenza, area geografica di residenza per dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 2.074 interviste (su 5.260 contatti), mediante metodologia CATI/CAWI, dal 14 al 20 maggio 2018. II documento informativo completo riguardante il sondaggio sarà inviato ai sensi di legge, per la sua pubblicazione, al sito www.agcom.it
Alessandro Rosina (Repubblica)
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