Ci aspetta una “lenzuolata” di tecnici fino a settembre

Attualità

Milano 29 Giugno – Per fortuna non avranno la fiducia. Anzi, da quel che sembra avranno contro quasi tutto il Parlamento, dunque dureranno poco, al massimo fino a settembre. Eppure, guarda caso la “Lenzuolata” incapperà con la necessità, più che di fare i conti con i conti, con quella di procedere a centinaia di nomine strategiche.

Sarà proprio su questo che si misurerà la neutralità garantita dal Colle, perché se tale dovrà essere, sarebbe ovvio che rimandasse tutto di pochi mesi in attesa della nuova tornata elettorale. Ovviamente non sarà così, per cui cadrà la cosiddetta neutralità che non esiste per definizione; di contro procedere a nomine, incarichi, assegnazione di poltrone da parte di un Governo transitorio non potrà che amplificare alle stelle il consenso dei populisti.

Oltretutto, chissà perché il parterre de rois dei “professori” viene quasi sempre scelto fra i caminetti radical chic, tra i cenacoli cattocomunisti e fra quell’aristocrazia accademica che nella storia ha dimostrato la sua vicinanza ai problemi, alle difficoltà e soprattutto alle tasche dei cittadini. Insomma, piaccia o preoccupi, gli accademici fanno parte di quei club esclusivi che nel tempo si sono andati stratificando nel nostro Paese costituendo più o meno un polo di riferimento sempreverde del centrosinistra.

Ecco perché diciamo che servirebbe la politica e non la tecnica per affrontare e risolvere i problemi del Paese, ma tant’è. Unica consolazione è che stavolta il tempo a disposizione sarà poco anche perché ogni tentativo di allungarlo pretestuosamente sarebbe elettoralmente molto rischioso vista l’aria che tira a favore dei partiti antisistema.

Sia chiaro, nulla contro Carlo Cottarelli e contro chi farà parte dell’Esecutivo, si tratta di nomi importanti e onorabilissimi, ma tra la loro vita e quella della gente comune resta una distanza incolmabile dalla sola dimensione tecnica o accademica. Per concludere, secondo noi bocciare il Governo Conte sul caso Savona è stato un errore politico grande, indipendentemente dalle considerazioni sulla costituzionalità del fatto. Ma visto che non tutto il male viene per nuocere ne riparleremo a settembre.

Alfredo Mosca (L’Opinione)

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