Milano 30 Maggio – Cottarelli pare già cotto: senza maggioranza, a tempo determinatissimo, con due opzioni, ma un’unica finalità: il voto.
Se Cottarelli non riesce a fare il Governo, se la furia populista blocca il Parlamento, se la guerra diventa praticamente ingestibile, la situazione può peggiorare con tutti i problemi economici e finanziari. E un’imitazione del Governo Monti più o meno riuscita non piace a nessuno, lo scontro frontale tra le istituzioni non giova: è il momento di osare, di riprendere in mano il percorso di un governo politico, dimenticando impuntature e veti. Troppi errori sono stati fatti un po’ da tutti, Mattarella compreso. L’incertezza ha permesso di abbassare un po’ i toni, di iniziare una riflessione, di tentare ancora. E’ una possibilità che Di Maio e Salvini in queste ore stanno valutando prefigurando uno schema “. Lo schema – scrive l’Huffington Post – che porta di nuovo al professor Conte, col problema ancora non sciolto e per cui è saltato, ovvero la casella dell’Economia, perché è evidente che il Quirinale non potrà accettare domani il nome di Paolo Savona, dopo quel che è successo in questi giorni, Ma c’è anche sul tavolo dei partiti l’ipotesi di un incarico a Salvini nell’ambito di una operazione più ampia che trovi la non ostilità di Silvio Berlusconi. Ipotesi più complicata. Sia come sia, il gioco si è riaperto. Anche Giorgia Meloni, in un video su Facebook, si dice pronta a un gesto di responsabilità per evitare il voto il 29 luglio, dicendosi disponibile, se Mattarella non vorrà dare un incarico al centrodestra, “anche a rafforzare con Fratelli d’Italia la maggioranza Lega-M5s perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare per evitare il caos”. E chissà che domani lo spread ritorni ragionevole.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano