Tra opposti estremismi ritorna la voglia di Moschee a sinistra

Milano

Milano 2 Giugno – A tre anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale sulle strutture religiose, si rivede Maran che, cazzuola alla mano e berretto da muratore in testa, si dedica all’architettura religiosa. Nel PAR (Piano Attrezzature Religiose) pubblicato in questi giorni ci sono quattro Moschee esistenti, irregolari, da rendere permanenti: via Padova/Cascina Gobba (Associazione Al-Waqf Al-Islami in Italia), via Maderna (Comunità Culturale Islamica Milli Gorus), Via Gonin (Associazione Culturale no profit Der El Hadith) e Via Quaranta (Comunità Islamica Fajr). E via Esterle? E gli altri scantinati di via Padova? Sappiamo per certo che non verranno regolarizzati. Ma sappiamo anche che vi sono dieci richieste di collocazione di enti che non hanno indicato una destinazione precisa. Un “faccia lei” di natura religiosa. Purtroppo il lei in questione è l’inossidabile Maran, che dichiara:

“La legge regionale impone di trattare il tema delle attrezzature religiose all’interno del PGT – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran -. Con questo piano non solo intendiamo garantire il pieno diritto di culto a tutte le religioni ma vogliamo farlo rispettando tutte le condizioni di sicurezza, selezionando luoghi adatti e ponendo fine a soluzioni improprie come gli scantinati. Le nuove strutture dovranno essere tutte aderenti alle linee guida definite del Ministero degli Interni, anche per quanto riguarda le fonti di finanziamento”.

La dichiarazione, in effetti, non è sbagliata. Vedremo quanto fiscali saranno con i controlli sui finanziamenti che sappiamo essere il punto critico di queste associazioni. E, soprattutto, come affronteranno il problema scantinati. Visto che con le Chiese non ci sono andati certo leggeri. Sintomatico l’accanimento contro la Chiesa Copta Evangelica di Milano, prima ridotta in uno scantinato e poi, a seguito dell’emanazione della legge anti-moschee, sgombrata. Con la sottile ed amara ironia di essere riusciti a scampare alle persecuzioni dei Fratelli Mussulmani per poi cedere al rigorismo legale dei Fratelli d’Italia. Per carità, era sicuramente pericolosa per i fedeli. Ma resta il fatto che le vittime della legge Regionale sui luoghi di culto sono stati, soprattutto, i Cristiani. Non è eterogenesi dei fini, è la drammatica conseguenza dell’applicazione di un mezzo sbagliato, la legge, ad un problema che andrebbe risolto con il buonsenso.

Un buonsenso che, purtroppo, dieci anni di estrema sinistra in Comune, ha definitivamente tolto dal tavolo. Tanto che persino le pacate parole di Majorino riflettono il fatto che, se così si comporta, è a causa di Minniti e Beccalossi. Non proprio due idoli nel Pantheon dell’estrema sinistra Milanese. Che, comunque, ancora non ha detto se e come interverrà sulle moschee che resteranno abusive alla fine del percorso. E che, con somma probabilità, resteranno indenni da conseguenze. Sono aperte le scommesse. Speriamo che, dopo questo round di burocrazia, lo resteranno anche le Chiese.

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