Un lungo e caldo week end a sventolare la Costituzione può essere una questione estremamente faticosa. Il sudore scende negli occhi. La rabbia è tanta. E questo impedisce, talvolta, di leggere quel che c’è scritto sulle pagine che, con tanta foga, si puntano contro l’avversario. E può succedere di dimenticarsi quello che si è fatto e perché lo si sia fatto. Noi, però, siamo gentili e di buon cuore e vogliamo ricordare agli amici del PD affaticati la loro storia, così, forse, la smetteranno di dire fesserie sul neoministro della famiglia, Fontana.
Dunque, il problema nasce da una dichiarazione che suona più o meno così: per legge, le famiglie arcobaleno non esistono. E giù a criticare: Matteo Orfini alla carica: “Le famiglie arcobaleno esistono e sono bellissime”. Insomma rabbia a palate. Immancabile Giuseppe Sala: “Sono in totale disaccordo con quelle affermazioni. Nel rispetto della leggi continueremo la nostra battaglia – ha aggiunto Sala -. La contemporaneità è questa, ignorare una parte consistente della società è profondamente sbagliato. Se il ministro la vede così, e non è da oggi, vediamo come intenderà svolgere le sue funzioni”. Solo i cattolici, inchiodati al reale da una Fede che non vogliono rinnegare, sono costretti a dire la verità: Andrea Rubera, esponente dei gay cattolici italiani: “Putroppo quello che dice il ministro Fontana è vero, i nostri figli non sono tutelati dalla legge, oggi in Italia esistono delle coppie omosessuali che possono unirsi civilmente, ma la nostra stuttura di famiglia non è invece riconosciuta in alcun modo. E i diritti dei nostri bambini ad avere due genitori non sono sanciti dalla legge, bensì dalle sentenze dei tribunali. Eppure noi ci siamo, i nostri figli sono nati dal progetto d’amore di due persone, sono integrati ovunque, i miei ad esempio vanno anche in parrocchia. Per questo la battaglia per il riconoscimento pieno delle famiglie omogenitoriali deve continuare, perchè tutti i bambini italiani abbiano gli stessi dirtti e le stesse tutele”.
Quello che tutti dimenticano di dire è: per quale crudele, insensibile e disumana legge le famiglie arcobaleno non esistono? La Cirinnà. Sì, la Cirinnà, quella delle coppie gay. Quella delle UNIONI CIVILI. Che poteva sancire il MATRIMONIO gay, ma ha preferito non farlo. E non facendolo, secondo la nostra Costituzione (articolo 29, co 1: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.), la Più Bella del Mondo, che oggi il PD vuole difendere, quelle famiglie NON ESISTONO. Critica vecchia e riportata da fonti del movimento LGBT. Perché, per essere famiglia, va ribadito, devono necessariamente passare per il Matrimonio. Che il PD ha negato loro. Quindi, ricapitolando: Fontana ha ragione, il PD eccelle ancora una volta in ipocrisia e se con qualcuno se la vogliono prendere gli omosessuali, quella è la Cirinnà non certo il povero Fontana. Il quale si è limitato a ribadire, senza astio o odio alcuno, che le foglie sono verdi d’estate.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,