Milano 4 Giugno – La M4 costerà 311 milioni in più e prenderà servizio (dicono) a Luglio 2023, fra 5 anni. Un’opera appaltata nel luglio 2011 finirà, forse, dopo 12 anni per la incompetenza e le idee confuse della Giunte Pisapia e Sala.
Questo è quanto scritto in una variante approvata dalla Giunta Venerdì scorso. Dopo mesi a chiedere il cronoprogramma finalmente Sala e Granelli hanno risposto, ma i dati sono tutt’altro che certi.
Infatti nella parte centrale del percorso, da Piazza Tricolore a Via Foppa, non si è ancora cominciato a scavare e nessuno può dire quali eventuali problemi si incontreranno.
Intere zone come Via Foppa, Via Lorenteggio, Via San Vittore, Via De Amicis, Corso Plebisciti sono occupate da cantieri fin dal 2014. Lavori a singhiozzo e la prospettiva di altri 4 anni di cesate e strade chiuse stanno desertificando i quartieri e facendo chiudere le attività commerciali.
La beffa per i milanesi è però ancora un’altra. Quando nel Luglio 2011 Pisapia e Maran approvarono l’esito della gara M4 fu preferita la soluzione della società Salini-Impregilo a quella della società Pizzarotti perché costava 100 milioni in meno e la tratta Linate San Babila doveva chiudersi nel 2015! Così la Giunta scelse il Progetto di Salini Impregilo che era molto più invasivo, prevedeva piu interferenze in superficie (31 cantieri) in cambio della promessa di spendere meno e finire prima. Ora la Giunta Sala approva una variante che fa lievitare i costi del 15% e accetta l’ennesimo ritardo.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.