L’ultimo summit internazionale ha dimostrato una volta di più che Paolo Gentiloni appartiene a un’altra epoca. A proposito del G7 in Canada ha dichiarato “mi auguro che l’Italia faccia l’Italia, l’ultima cosa che possiamo permetterci è presentarsi come un’Italia che tradisce i suoi fondamenti, la sua politica estera e la sua vocazione internazionale. Faccia il presidente del Consiglio dell’Italia che abbiamo sempre avuto in questi decenni a livello internazionale. Se questo Governo pensa di rompere il nostro fondamentale delle alleanze si fa una cosa molto pericolosa”. Pensava di essere il saggio consigliere dell’Italia (vizietto dei nobili e ricchi italiani nei confronti di quelli che reputano inferiori), invece ha fatto una figura da pistola perché lo stesso Trump ha espresso la linea del governo Conte. Anzi, al solito è stato pure più estremista. Per lui la Russia deve rientrare nel G8, ed essendo lui il capo della Nato, è molto più atlantista la linea Conte. Chissà se lo imparerà mai.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845