Oggi alle 18.30, i compagni, quelli belli, quelli moralmente puliti, quelli in cachemire, quelli giusti, quelli antirazzisti, quelli che stanno con i lavoratori (ma a distanza, tipo le adozioni dei bambini Africani), sì insomma, quelli là, saranno davanti alla Scala a manifestare in favore dell’accoglienza. Evviva. Questo il memorabile comunicato:
“Da ieri la nave Aquarius naviga senza una meta con 629 persone a bordo, tra cui donne incinte e bambini. Il ministro degli interni Salvini, in violazione delle leggi del mare, del diritto internazionale e della semplice umanità ha dato disposizione di chiudere i porti italiani. Noi pensiamo che prima di qualunque negoziato venga la tutela della vita umana. Per questo chiediamo di aprire i porti, garantire il soccorso in mare, salvare le persone. Per questo invitiamo tutti domani ad un presidio in piazza della Scala ora 18.30. Portate un drappo bianco”.
Mi raccomando, il drappo bianco è fondamentale: altrimenti non si capisce che vi state arrendendo. Arrendendo all’invasione, arrendendo alla risposta irrazionale alla stessa, arrendendo al gruppo di Visegrad che ci vuole aiutare, sì, ma a casa nostra con tutti gli arrivi del caso. Qualcuno potrebbe pensare che, senza drappo bianco, siate anche voi una forza che, di fronte alla follia di queste ore (su ambo i fronti), stia collaborando per spiegare a Saviano che 600 presunti (e nella pratica spesso finti) profughi in meno non sono un disastro umanitario ed a Salvini che non sta giocando a battaglia navale. No, niente. Per fortuna ci siete voi, cari compagni. Altrimenti il ministro degli interni potrebbe trovarsi, solo, di fronte alle conseguenze di una politica piratesca, fatta di blietzkrieg vittoriosi, alternati ad una escalation continua, dalla quale non può uscire. Voi siete la sua ragione di vita politica. La vostra indignazione, di gente che con le conseguenze delle proprie scelte non è tenuta a convivere, è il motivo del suo successo.
Oggi marcerete, bandiere bianche spiegate al vento, contro il popolo. Il popolo che si nutre anche di simboli e che questo simbolo cercava. E lo farete nella maniera più sbagliata: dicendogli che è rozzo, ignorante, indegno, fondamentalmente irredimibile. Che si deve vergognare, nascondere ed obbedire alla voce del padrone. Rendendo qualsiasi obiezione di buon senso inutile. Fornendo materiale di lotta agli esagitati. E, soprattutto, tutto questo senza ottenere nulla in cambio. Se non una gratificazione temporanea per il vostro ego e magari due voti in più. Ne vale la pena? Siete davvero sicuri di essere meno immorali di Salvini? Io ho dei dubbi. Ma li ho perché, dopotutto, non sono di sinistra. Se lo fossi, non ne avrei e manifesterei convintamente con la bandiera, pronto ad arrendermi ad uno dei due grandi mali attuali: l’invasione e la reazione irrazionale ad essa. Buona marcia verso la dissoluzione, cari compagni. Salvini ringrazia.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,