Milano, 15 Giugno -I Campionati del Mondo di calcio sono da sempre la migliore delle vetrine per i calciatori partecipanti, per le società che hanno top player o giovani promettenti in casa per cui fregarsi le mani in vista di quotazioni in picchiata ma soprattutto, per quei talent scout alla ricerca di semi-sconosciuti di nazionali poco avvezze a simile esposizione mediatica e su cui fiondarsi appena prima che si svelino al mondo.
Questa volta toccherà alla Russia sfoggiare il meglio del calcio mondiale, tutti i continenti rappresentati, tantissimi i giovani pronti alla consacrazione, così come i big smaniosi di mostrare al pubblico più appassionato e popolato al mondo tutte le proprie qualità, ai fini della grande chiamata. Se da un lato il Mondiale può rappresentare una rampa di lancio, sussiste il rischio opposto, ovvero che sia la svalutazione per eccellenza di un giocatore, con enorme rischio di una società che dunque si trova dinnanzi ad un bivio: vendere per evitare quest’ultimo rischio prima della kermesse intercontinentale o scommettere sulle buone performances del tesserato al fine di ricavarne maggiore profitto dalla futura vendita.
Fino a pochi anni fa, circa una decina di stagioni orsono, la Serie A italiana rappresentava la prima scelta di tutti i migliori giocatori del mondo e proprio chi si ergeva a protagonista dei Mondiali sarebbe poi sbarcato nel Belpaese o meglio, era già un nostro tesserato. Basti pensare alla Germania vittoriosa ad Italia ’90 targata Inter, a Baggio nel ’94, Ronaldo il Fenomeno e Zidane nel ’98 e ancora il brasiliano nel 2002, fino ovviamente all’apoteosi del 2006. Dal Sudafrica qualcosa è cambiato, i Mondiali sono divenuti lo specchio della crisi del nostro calcio, con alcun giocatore militante in A Campione del Mondo, con la Spagna prima e con la Germania poi.
Difficile individuare chi potrebbe arrivare da noi dopo la Russia, in particolare a Milano. Soprattutto sponda rossonera, visti i problemi societari. Si parla di Falcao, che guiderà l’attacco della Colombia, in un ipotetico scambio con il deludente André Silva, che però potrebbe riscattarsi col Portogallo ai Mondiali. L’Inter invece potrà accogliere tutti i nuovi arrivi da subito: De Vrij, Lautaro Martinez e Asamoah non saranno in Russia, così come il probabile nuovo arrivo Nainggolan, clamorosamente escluso dalla lista del Belgio.
La società di Suning ha però gli occhi ben puntati sulla manifestazione: c’è grande interesse per Vrsaljko della Croazia, nel caso probabile in cui non vi fosse il ritorno di Cancelo, si guarda con attenzione anche il Belgio, per quel Dembelè che rappresenta il primissimo nome di Spalletti per quanto concerne la mediana. Quest’ultimo ha il contratto in scadenza nel 2019, rappresenterà dunque un’ottima opportunità di mercato, a prezzo conveniente.
Non solo loro ovviamente, il taccuino si ripromette di aggiornarsi in modo cospicuo, come sempre: le sorprese ai Mondiali sono all’ordine del giorno.
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