Una cena di beneficenza ha chiuso le celebrazioni dei 250 anni dalla morte del Principe Antonio Tolomeo Trivulzio, che con il suo lascito ha dato vita al Pio Albergo Trivulzio, a casa degli anziani milanesi più bisognosi
Milano 17 Giugno – L’ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio e Amici del Trivulzio ONLUS chiudono la rassegna di eventi in onore del Principe Antonio Tolomeo Trivulzio che, nel 1767 moriva e lasciava alla Città di Milano una delle sue istituzioni più antiche: il Pio Albergo Trivulzio.
Alla cena di beneficenza, sponsorizzata da Coop Lombardia ed elaborata dallo chef stellato Davide Oldani, hanno partecipato milanesi illustri che credono nello spirito e nella missione del Trivulzio, concentrata nel garantire agli anziani una vita in salute e benessere. Erano presenti: il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, la Vice Sindaco Anna Scavuzzo, l’Assessore alla Sanità di Regione Lombardia Giulio Gallera, l’Assessore alle Politiche sociali, salute e diritti Pierfrancesco Majorino. I sindaci storici di Milano, Gabriele Albertini, Piero Borghini, Marco Formentini, Paolo Pillitteri. La cultura milanese, con la partecipazione di Lella Costa.
Le loro donazioni hanno come destinazione le attività di Amici del Trivulzio ONLUS. Nata nel 2016 ha all’attivo due importanti progetti. Digital Trivulzio, che ha portato la tecnologia tra gli Ospiti ricoverati: grazie ad una palestra informatica, gli “studenti” imparano a usare il computer, i tablet e gli smartphone. Il successo è stato tale che il Trivulzio ha aperto le porte anche agli anziani del territorio, non ricoverati, che hanno seguito corsi di informatica di base e di livello avanzato, e si sono già prenotati per il prossimo anno “scolastico”. Adotta un nonno è il nome del secondo progetto realizzato dalla Onlus. L’obiettivo è aiutare e sostenere al loro domicilio gli anziani milanesi in condizioni di fragilità e solitudine che non possono accedere a forme gratuite di assistenza pubblica. Così è stato messo a disposizione di ogni casa bisognosa un’assistente familiare: che fa visita ai nonni adottati e che è diventato un tutor in grado di assicurare compagnia, aiuto psicologico, ma anche uscite insieme per attività ricreative esterne.
I 240 invitati hanno anche partecipato ad un’asta in cui sono stati battuti diversi premi speciali come, ad esempio, la maglia autografata del calciatore Mauro Icardi, due bottiglie magnum di Barolo, e una visita esclusiva al Teatro alla Scala. Il totale delle donazioni andrà a sostenere le sfide di Amici del Trivulzio per il prossimo 2018/2019. Il desiderio è di stringere un rapporto ancora più stretto con il territorio e con le nuove generazioni.
Il primo è da sempre nell’orizzonte dell’Istituzione, che anche durante le celebrazioni, con i sei eventi in cartellone, ha voluto confrontarsi con esperienze diverse e con la sua storia, partendo dalla riflessione su come vengono affrontati i problemi degli anziani fragili in Regione Lombardia e in alcune altre regioni che vantano la presenza di una ASP, Azienda di Servizi alla Persona. All’Archivio di Stato, invece, si è tenuto un convegno sul legame tra il Principe Trivulzio e Maria Teresa d’Austria e anche una mostra che ha raccontato il Principe, la sua famiglia e la sua vita. Ora la stessa è stata trasferita al Museo Martinitt e Stelline, gestito dall’Azienda, perché possa continuare a parlare ai milanesi.
Un concerto gospel natalizio ha preparato l’attenzione per l’ultimo convegno, dedicato al contributo del Trivulzio nella storia della medicina italiana. Gli appuntamenti hanno registrato quasi 1.500 presenze e si sono conclusi con la mostra a cielo aperto in via Dante, sostenuta dal Comune di Milano, che per due mesi ha consentito a migliaia di persone di leggere sui pannelli esposti il “romanzo trivulzio” e ripercorrere 250 anni di storia della Città.
Il secondo rapporto, il legame tra giovani e anziani, rappresenta una sfida già vinta. Sono, infatti, diverse decine di studenti delle scuole superiori i tutor speciali che aiutano gli “studenti diversamente giovani” con computer e app. E le collaborazioni sono solo all’inizio.
“La prima volta che varcai i cancelli del Trivulzio ero un bimbo e, ora come allora, il Trivulzio rimane per me una piccola, ma molto speciale, città all’interno di quella grande metropoli, che è Milano. Una città particolare dove si incrociano i bisogni e le fragilità, le sofferenze e le gioie, la passione e le professionalità di chi vive e fa vivere il Trivulzio. E come gli amici, in ogni città, si danno appuntamento in piazza per stare insieme, così anche noi Amici del Trivulzio abbiamo scelto di ritrovarci qui nella piazzetta, che è il cuore del Trivulzio – con la sua chiesa, i suoi portici, il suo bar, la grande magnolia, la biblioteca, il centro del tempo libero, dove gli ospiti passano con le loro storie e i loro pensieri – per raccontare ai milanesi chi siamo e cosa facciamo. Se negli anni passati Milano e il Trivulzio si sono forse allontanati l’una dall’altro, noi desideriamo ricreare quel legame che da 250 anni fa del Trivulzio una stella speciale che brilla nel cielo di Milano: siamo sicuri che abbiano, entrambi, molto da regalarsi a vicenda. Questa sera abbiamo voluto raccontare ai milanesi l’importanza delle nostre iniziative e la validità della nostra missione. Insieme si possono fare tante belle cose e crediamo che dopo questa sera Milano, grazie agli Amici del Trivulzio, saprà continuare in quell’opera di fare bene e fare del bene, per stare vicino ogni giorno ai propri anziani, aiutandoli a vivere meglio” ha commentato Marco Zanobio, Presidente di Amici del Trivulzio ONLUS.
“L’entusiasmo della risposta arrivata dalle diverse realtà, a cominciare da Coop Lombardia, che hanno deciso di sostenere questa raccolta fondi, ha sorpreso anche noi. Vuol dire che la Città è pronta ad affrontare con noi un tema che sembra futuro, ma che invece fa già parte del nostro presente: la cura e il benessere dei nostri anziani. Che non hanno solo bisogno di avanguardia nella medicina, ma soprattutto di risposte sociali moderne. Noi ci siamo e chiediamo alle istituzioni, al mondo delle imprese, ai testimoni del terzo settore, di lavorare insieme a noi per scrivere questo nuovo capitolo di storia italiana” ha aggiunto Maurizio Carrara, Presidente ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio.
“Chiudiamo gli appuntamenti che ci hanno permesso di raccontare il nuovo Trivulzio, su cui lavoriamo ormai da tre anni, ma non ci fermiamo qui. Il Trivulzio è entrato nella storia soprattutto per la sua tensione costante alla sperimentazione e all’innovazione. Per questo agli ospiti della serata e ai milanesi che vivono fuori dal nostro isolato, abbiamo presentato una nuova sfida: Pronto Trivulzio. Un numero verde capace di ascoltare i bisogni inespressi delle famiglie che hanno a che fare con un parente anziano e che ci permetterà di offrire non solo servizi ma anche risposte e soluzioni ai problemi quotidiani” ha dichiarato Claudio Sileo, Direttore Generale ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio.
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