La macchina organizzativa per la tavolata planetaria “La ricetta” organizzata al Parco Sempione Sabato 23 Giugno procede senza sosta. Si vedono manifesti su spazi comunali, è in atto una campagna social. E’ stato concesso un permesso in appena 3 giorni dal settore Parchi e Giardini per autorizzare un pranzo di massa in un parco storico, vincolato dalla Sovrintendenza e (teoricamente) vietato dal regolamento comunale del Verde. Silenzio assordante degli ambientalisti.
Sindaco e Assessore Majorino sono gli sponsor politici di una manifestazione dove il Comune, cioè la casa di tutti i milanesi, e forze politiche e associazioni di sinistra, cioè di una parte, sono tutt’uno, si confondono. E dove la spesa per la promozione, la pulizia, l’organizzazione saranno a carico del contribuente.
Ma al di là degli aspetti amministrativi e di mancata tutela ambientale, colpisce l’ottuso accanimento con cui Sala e Majorino portano avanti la loro politica promigranti. Un accanimento aumentato da quando il nuovo Ministro dell’Interno ha bloccato gli sbarchi dalle navi delle Ong.
Si tratta di una politica che, da qualunque lato la si guardi, ha fallit : decine di migliaia di Migranti ospitati ma non integrati, Milano piena di migranti con foglio di espulsione in tasca che vagano in vari immobili occupati, che diventano schiavi dei racket dello spaccio e della elemosina, diverse bombe umane che circolano in stato di disturbo mentale su mezzi e in esercizi pubblici. Nessuno prospettiva di lavoro (in un paese con disoccupazione giovanile al 35%) e nemmeno sappiamo se andranno in altri paesi europei, che al momento hanno però chiuso le barriere. Enormi costi per lo Stato, che paga l’accoglienza degli adulti, e per il Comune, che paga di tasca sua 6 milioni di euro per i minori stranieri non accompagnati.
Non si capisce dunque perché un Comune dovrebbe dedicare un mese di eventi e una “tavolata” per invocare una città “senza muri”. Così facendo si crea solo un alibi per i governi europei che non si muovono a bloccare i flussi e si incentivano decine di migliaia di disperati a puntare su Milano.
Sala e Majorino impegnano tempo e risorse per organizzare la tavolata “La Ricetta” per polemizzare col governo nazionale. Dimenticano però le risposte che i servizi sociali del Comune dovrebbero dare ai bisogni della parte fragile della città: anziani lasciati soli in quartieri popolari sempre più insicuri; disabili senza sostegno e trasporti; bulli senza educazione che crescono in periferie prive di luoghi di aggregazione e di sport; case popolari inaccessibili alle giovani coppie ma invase da malavita straniera, disoccupati cinquantenni e giovani precari senza sussidi che sono invece accaparrati dai lavoratori in nero.
Altro che tavolatata! Sabato 23 è la giornata giusta per fare un gesto concreto verso gli italiani poveri abbandonati dalle istituzioni e non per abbuffarsi in un parco pubblico fingendo che la “ricetta” funzioni.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Non ho parole per questo insulto a tutti i cittadini in difficoltà .Il mio pensiero va a tutte le persone che avrebbero BISOGNO di vivere in condizioni dignitose .Dando loro una casa decente del lavoro dicuro, asili per i bimbi più
Piccoli per consentire alle mamme di lavorare per poter
portare un contributo alla famiglia sapedo che iloro bambini sono custoditi
Nelle strutture adeguate.E’una vergogna pensare quanto spreco di denaroviene usato per tavolate assurde quando la città necessità della città e ‘ben altro .Non c’e vergogna ne umanità
Caro Sala ma una coscienza ce l’ha.
Sala lo ha detto chiaramente “il futuro sono gli extracomunitari”, e a lui interessa il futuro e per lui gli italiani non sono il futuro non lo avete ancora capito? D’altra parte basta vedere il suo operato. Sia la città che i cittadini italiani poveri di Milano sono in completo abbandono.
Probabilmente, visto che lo hanno votato, questo è quello che si meritano sia la città di Milano che i suoi residenti.