Milano 24 Giugno – Il colore, la musica, il cibo in abbondanza ci sono stati: lo spot buonista ha superato i confini della città, ha inebriato d’orgoglio una sinistra moribonda che ha gonfiato il petto per dire ancora “Siamo i migliori” E i migranti inconsapevoli protagonisti di una contrapposizione politica che vede da una parte la retorica fine a se stessa e dall’altra la realtà di un paese malato e stanco, hanno mangiato, ballato, riso, dimenticando un quotidiano di degrado, di accattonaggio, di criminalità, di sovraffollamento, di solitudine. Quella di Sala è un’accoglienza che non rispetta la dignità di chi arriva con tante speranze. Ha dichiarato “Sono l’anti Salvini a Milano, qui c’è un modello che può funzionare. Voglio portare avanti il nostro modo di fare: far seguire i fatti alle parole”. Un modello che lascia i migranti dormire, defecare, mangiare nei parchi, nelle strade, che permette la delinquenza, considerato l’esagerato numero dei clandestini accolti che ha fatto di Milano il ricettacolo del degrado ambientale e sociale. Triste comprare i migranti con una mangiata. Ma soprattutto ignorare e voler impunemente ignorare la dignità dei tanti, troppi milanesi che non sanno chiedere, che subiscono i soprusi, che vedono sporcizia ovunque, che hanno fame. E con dignità vanno a prendere quel pacco che è la loro sopravvivenza. Il loro silenzio è un urlo contro la faziosità, l’ottusità, l’ideologia.
Foto descrittive di come i migrati vengono accolti e vivono in città
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano