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Immigrato assaggia due agenti: aveva fame?

Milano

Riporta Il Giorno:

Uno straniero senza documenti ha aggredito due agenti di una Volante che lo stavano controllando, per strada a Milano, finendo anche per morderne uno al braccio. È accaduto ieri sera, in centro a Milano, quando l’uomo, un 28enne originario della Guinea, è stato avvicinato dai poliziotti in piazza Castello.

In effetti probabilmente stava scappando dalla fame. Ma non deve avere avuto grosso successo. Come va detto, con grande senso di tristezza e senza alcuna ironia, che il grande pranzo al Parco Sempione non deve aver avuto il successo che tutti ci auguravamo. Di certo qualcuno non si è alzato sazio. Inoltre, nella retorica sulla Milano immensa e rossa, c’è sempre la mosca che rovina tutto. La realtà. Vedete, Majorino sarà anche un genio politico, Sala il migliore sindaco possibile, Saviano lo sponsor ideale di questa città. Non lo metto in dubbio, i numeri, dal 2011 ad oggi, dicono esattamente questo. Però la sicurezza, come problema, esiste lo stesso. L’immigrazione, come cronica incapacità di gestione, pure.

È una critica che di norma si muove ai Cinque Stelle ed alla Lega, ma è vera in sé e vale anche per la sinistra, quella della gente che piace alla gente che piace: puoi vincere, stravincere e rivincere. Puoi prendere tutti i voti che vuoi (anche se il tracollo Tosco Emiliano qualcosa la dovrebbe dire). Ma la realtà è là, alta e fiera come una montagna. Non puoi decidere a maggioranza che i segni sulle braccia di quegli agenti non esistano. Non esiste votazione alcuna che possa cambiare l’assalto del Guineiano alla nostra polizia. È successo, succede e succederà.

E se non si prende atto di questo, prima o poi, Sala non sarà più candidabile, Majorino deciderà di fare il salto di carriera che, nel suo schieramento, merita. Saviano tornerà a Central Park, fiero e scortato come un Principe dei tempi andati. E qui la risposta sarà dura, durissima. Perché, se non domani il giorno dopo, prima o poi via Padova andrà affrontata. Prima che essa affronti, armi in pugno, tutti noi.

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