C’è una Milano nascosta sotto terra che nasconde moltissimi tesori artistici e archeologici e che chiunque voglia scoprire l’essenza più profonda della città non può lasciarsi scappare. Perché questi tesori sotterranei sono aperti al pubblico e portano con sé un fascino che vi travolgerà. Oggi è possibile andare nel sottosuolo milanese e riscoprire un millennio di storia in una semplice passeggiata.
Il tour non può che partire da uno dei principali simboli di Milano in tutto il mondo: il Duomo. Dall’interno dell’edificio si può infatti scendere sotto terra e scoprire il Battistero di San Giovanni alle Fonti, uno dei più antichi della città. Posto 4 metri sotto il livello della Cattedrale, risale al IV secolo d.C. e proprio qui Sant’Ambrogio battezzò Sant’Agostino nel 387 d.C. Poco distante, in Piazza Missori, si trovano i resti della Basilica paleocristiana di S. Giovanni in Conca: complesso del V-VI secolo d.C., fu il mausoleo dei Visconti e oggi rimane l’unico esempio di cripta romanica visitabile in città.
Milano nasconde anche resti di epoca romana, per l’esattezza un Foro e un Teatro. Anch’essi sono visitabili: i resti del primo si trovano nei sotterranei della Biblioteca Ambrosiana, quelli del secondo sotto Palazzo Turati, sede della Camera di Commercio di Milano. Entrambi sono di epoca augustea e il Teatro offre un’altra opportunità turistica: le fondamenta della cavea sono visitabili dal 2008 nel Museo Sensibile (un suggestivo percorso multimediale sulle note di musiche e versi in latino scritti dal commediografo Plauto).
Da non perdere poi il Santuario di San Bernardino alle Ossa (che dal 1269 divenne il rifugio per le ossa dei malati, defunti nel vicino Ospedale del Brolo) e la Cripta di San Sepolcro, situata sotto la Chiesa di San Sepolcro e che Leonardo da Vinci indicò come il centro geometrico di Milano: qui pregava San Carlo Borromeo di cui esiste ancora una statua in terracotta.
Spostandosi al Castello Sforzesco, non tutti sanno che l’edificio nasconde un fitto percorso sotterraneo di cunicoli che attraversano il retrostante Parco Sempione e addirittura conducono in aperta campagna. Tali passaggi furono creati da Ludovico il Moro per potersi muovere in gran segreto dal Castello ai punti nevralgici cittadini ed eventualmente darsi alla fuga, attraverso rifugi, cantine e catacombe. Nota come Strada Coperta della Ghirlanda, questa incredibile opera di ingegneria quattrocentesca era percorribile sia a piedi che a cavallo ed è visitabile ancora oggi.
Il tour si chiude in un luogo della seconda guerra mondiale: si trova in viale Bodio 22, negli scantinati della scuola elementare Giacomo Leopardi, e si chiama Rifugio 87. Fu uno dei 135 bunker antiaerei costruiti dal Comune ed è stato riaperto al pubblico nel 2011 per permettere di riscoprire l’angoscia che i bombardamenti bellici provocavano nella cittadinanza.
Un vero e proprio universo di perle sotterranee, inestimabili per chi voglia scoprire uno spaccato della Milano di ogni tempo, andando oltre il Duomo e il Castello Sforzesco (SiViaggia)
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